ROMA – Sono entrate in campo a Roma, nella cornice dello Stadio Flaminio concesso dal CONI per l’occasione, le tre grandi squadre che hanno fatto la storia del calcio giuliano e dalmata nel Novecento, il Grion Pola, la Fiumana e il Dalmazia, fucine tutte di indimentibili campioni che hanno onorato gli autentici valori dello sport e il nome di tante società italiane, dal “Grande Torino” alla Juventus, dal Milan alla Roma, dalla Fiorentina alla Lazio. E con loro, negli intervalli delle partite, sono stati insigniti del Premio “Giorno del Ricordo” gli sportivi che, nelle diverse discipline, hanno portato alto nel mondo, dopo l’esodo, il nome della Venezia Giulia e della Dalmazia italiane. Commentatore d’eccezione dell’evento – promosso e organizzato dalla Presidenza Nazionale e dall’NVGD Giovani e posto sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica – Bruno Pizzul, la “voce” per eccellenza del calcio, che ha accolto prontamente l’invito a presenziare, colpito molto – ha detto da bordo campo al folto pubblico – dalla testimonianza resa dagli esuli e dai discendenti di seconda e terza generazione a tanti decenni dagli eventi del dopoguerra. Ed ha voluto ricordare anche un’altra squadra giuliana scomparsa con la cessione di quei territori all’ex Jugoslavia, l’Ampelea di Isola d’Istria, unica squadra a giocare in una serie nazionale sino al 1955 con il nome di Isola. A presentare la serata è stato con competenza e professionalità Matteo Vespasiani, speaker ufficiale della Roma Calcio.
APPLAUSI E COMMOZIONE Accolti dunque dagli applausi e dalla composta commozione di 2.000 spettatori, hanno sfilato i tre vessilli dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, alfieri i rappresentanti giovanili dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, guidati da Pietro Cerlienco e preceduti dalla Banda del Corpo della Polizia Municipale di Roma Capitale, che ha aperto la manifestazione con l’esecuzione dell’Inno nazionale. Hanno voluto essere presenti, in rappresentanza del Governo, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, on. Carlo Giovanardi e il Sottosegretario agli Affari Esteri, on. Alfredo Mantica. E commozione ha espresso il presidente nazionale DELL’ANVGD, Lucio Toth, nel suo saluto ai partecipanti: le bandiere d’Istria, Fiume e Dalmazia – ha sottolineato – rappresentano secoli di storia, di passioni, di sentimenti, che giungono intatti sino a noi. Così si è espresso anche il dalmata Sergio Vatta, storico allenatore delle nazionali giovanili italiane, che intervistato da Pizzul ha rimarcato la presenza, allo Stadio Flaminio, di giovani discendenti provenienti da altri Continenti e Paesi, dal Canada come dall’Argentina, dagli Stati Uniti come dal Sudafrica: un dato che ben rappresenta le dimensioni di quello che fu l’esodo della popolazione italiana nel 1947, i cui figli e nipoti hanno aderito con entusiasmo e orgoglio all’inedita competizione.
PALLA AL CENTRO Si sono sfidati per primi il Grion Pola e il Dalmazia, allenati rispettivamente da Lucio Mujesan (secondo allenatore Luigi Silli) e da Pierluigi Pizzaballa (secondo allenatore Giacomo Losi). Una partita equilibrata e costruita su azioni molto ragionate (grazie anche alla presenza nelle file dalmate dell’ex della Lazio, Paolo Negro), terminata in parità (1-1) e risolta ai rigori con la vittoria del Grion per 6-5. Da rilevare la presenza nel Grion dell’unica donna calciatrice, Cristina Perini (ex Arsenal femminile, oggi residente in Canada), che si è distinta nel ruolo di difesa. Al termine dell’incontro Alberto Bollini, in rappresentanza della S.S. Lazio, ha consegnato al presidente dell’ANVGD Toth il gagliardetto della squadra biancoceleste e un pallone firmato dai giocatori. La successiva partita ha visto in campo il Dalmazia con la “Fiumana”, quest’ultima allenata da Sergio Vatta (secondo allenatore Aldo Kregar) e qui il ritmo è decisamente salito grazie al bel gioco impresso dalla Fiumana, che ha dimostrato di avere un saldo schema di gioco e considerevole continuità di pressing sull’avversaria, che pure si è ben battuta: ciò nonostante la compagine fiumana ha segnato due bellissimi gol, vincendo tra gli applausi dei suoi sostenitori per 3-1. Il terzo e ultimo confronto con il Grion ha confermato l’ottima forma della squadra di Vatta: una partita che ha visto il predominio tattico e atletico della Fiumana, sigillato dal risultato finale di 4-0.
RICONOSCIMENTI Alla squadra del Quarnero è andato dunque il Trofeo Triangolare del Ricordo, consegnato dal presidente nazionale dell’ANVGD, Lucio Toth, e dal sindaco del Libero Comune di Fiume in Esilio, Guido Brazzoduro. Gli altri riconoscimenti sono andati a Riccardo Ferrari Cupilli (Dalmazia), ovvero il Premio fair-play del Senato della Repubblica, consegnato da Giorgio Sandri, presidente della Fondazione Gabriele Sandri; a Stefano Battioni (Grion Pola) la Coppa Legea quale miglior portiere, consegnata da Legea Point di Roma; ad Alessandro Sirotich (Fiumana) la Coppa della Camera dei Deputati, quale miglior giocatore, consegnatagli dall’on. Giuseppe Carlino, vicecapo di Gabinetto del Ministro della Gioventù, on. Giorgia Meloni.
LEGAME PARTICOLARE Il particolare e storico legame tra gli esuli giuliano-dalmati e le Forze Armate è stato sottolineato dall’omaggio donato dal presidente nazionale dell’ANVGD al Sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito, Domenico Rossi, il quale ha ricambiato con la consegna del crest dello Stato Maggiore della Difesa, ricordando le origini fiumane di sua madre. La giocatrice Cristina Perini, a nome del Governo del Canada, ha consegnato ai Sottosegretari Giovanardi e Mantica il “dollaro d’argento”, a significare l’amicizia tra i due Paesi legati anche dalla diaspora giuliano-dalmata del dopoguerra. Infine, ai tre capitani delle squadre – Cristina Perini per il Grion Pola, Fabio Cvetnich Margarit per la Fiumana e Riccardo Ferrari Cupilli per il Dalmazia – sono andate le targhe offerte dall’Associazione Vecchie glorie di Roma e Lazio e consegnate dal presidente Gaetano Camillo e dal segretario generale Paolo Colucci.