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03mag12 – Gli Esuli di Pola a Raduno tornano nella loro città

Il Libero Comune di Pola in Esilio si appresta a celebrare il suo 56.mo Raduno proprio nella città istriana che nel febbraio-marzo 1947 vide partire i suoi cittadini sulla motonave “Toscana”, divenuta emblema dell’esodo della popolazione italiana.

 

Dall’11 al 15 maggio dunque esuli e comunità italiana di Pola si ritroveranno per riprendere le fila di un dialogo già avviato «per far sì – scrive in una sua nota il sindaco del Libero Comune , Argeo Benco – che il Raduno si ponga alla base di una effettiva ricucitura dell’antico tessuto sociale cittadino». «Abbiamo messo a punto – informa Benco – un programma che possa dare ad entrambe le Comunità una gratificazione che sia soprattutto morale. Con in mente questi obiettivi abbiamo preso, in considerazione due progetti di comune interesse e di alto significato per entrambe le Comunità».

 

Tra i primi appuntamenti, il percorso celebrativo in Istria per rendere omaggio alle vittime degli opposti totalitarismi con la posa di corone d’alloro con nastro Tricolore e la scritta Gi italiani di Istria, Fiume e Dalmazia sui Monumenti dedicati alle Vittime della guerra e delle esecuzioni del dopoguerra nel Cimitero di Capodistria, a ricordo dei Caduti del marzo 1921 a Strugnano, alla Foiba di Terli, nella campagna polese tra Sanvincenti e Barbana e alle vittime del terrore nazifascista a Montegrande di Pola. «L’omaggio – precisano gli organizzatori – vuole esclusivamente ricordare tragedia delle nostre genti in un contesto di reciproco rispetto e di umana pietà».

 

Il secondo sarà squisitamente culturale e renderà omaggio alla figura dell’archeologo istriano Mario Mirabella Roberti, al quale sarà dedicata una Giornata di studio nel decennale della Sua scomparsa, per ricordare l’opera svolta nel settore della ricerca e della tutela storico-artistica nelle provincie di Pola e Trieste e nel campo del restauro dei beni archeologici danneggiati dai bombardamenti degli anni 1943/’45). La Giornata di studio intende essere il primo passo per la collocazione di una targa bilingue in memoria sua e dei suoi collaboratori per la riedificazione ed il restauro effettuato prima dell’esodo del 1947, del Tempio d’Augusto e degli altri monumenti storici gravemente danneggiati dai bombardamenti alleati.

 

(fonte Libero Comune di Pola in Esilio 3 maggio 2012)

 

 

 

 

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