dal quotidiano Il Piccolo del 4 agosto
Scoprire a 60 anni di avere una sorella. Di storie così ce ne sono molte ma questa è avvolta dal mistero.
Era già scoppiata la seconda guerra mondiale quando il milanese Pierleopoldo Ciancolini, commissario governativo per la Dalmazia, raggiunse per lavoro la Jugoslavia. Doveva essere un viaggio come tanti. Nel capoluogo lombardo l’uomo lascia la moglie Mariuccia con tre figli, tra il quali l’adolescente Giovanna. In Dalmazia, però, il prefetto ha un incontro inaspettato. Un colpo di fulmine. Si innamora di una maestra e da questa passione nasce Marina, oggi residente a Trieste.
L’uomo non ha tempo di veder crescere la piccola perchè con l’arrivo dell’esercito di Tito è costretto a fuggire e ritornare in Italia.
Arrivato a Milano, non ha il coraggio di raccontare alla moglie quanto è accaduto durante il soggiorno in Dalmazia e così vive fino alla morte con questo segreto nel cuore. Solamente a una persona apre il suo cuore e confida la verità: la sorella Valeria.
Oggi Pierleopoldo Ciancolini non c’è più. Non c’è più nemmeno Valeria ma quest’ultima prima di morire ha voluto svelare il segreto alla figlia del fratello, Giovanna. Ha spezzato la consegna del silenzio.
Siamo negli anni ’80. Giovanna ha circa 60 anni. La rivelazione sulla relazione avuta dal padre rappresenta un vero e proprio fulmine a ciel sereno. Uno choc che però con il tempo ha rafforzato in lei la consapevolezza di voler conoscere l’altra figlia di suo padre.
Trova anche alcune fotografie, che Giovanna custodisce oggi gelosamente, e che testimoniano come il padre Pierleopoldo non abbia mai smesso di restare in contatto con la figlia Marina. Sono un paio di decine gli scatti segreti che l’ex commissario di governo in Dalmazia ha tenuto con sè fino alla morte. Il suo segreto.
Grazie a queste poche immagini Giovanna, oggi 79enne e suo figlio Pierfrancesco, sono riusciti a ricostruire tratti di una storia confusa. «Alcune di queste foto – spiega Pierfrancesco – portano sul retro anche delle dediche scritte da Marina a mio nonno. Inoltre in molti sono ritratti assieme, sia a Trieste che a Milano. Questo significa che mio nonno più volte ni quegli anni ha incontrato la figlia sia in Lombardia che nel Friuli Venezia Giulia. Una foto scattata a Trieste risale al 1955. Un’altra ritrae Marina nel giorno della sua prima comunione, sempre a Trieste. Mia madre non sapeva nulla. Solo mia zia è stata vicina a nonno in questa vicenda, come dimostrano anche le foto».
Restano però aloni di mistero. Valeria ha raccontato solo frammenti, ha dato delle indicazioni preziose, come il fatto che oggi Marina vive ancora a Trieste ma perché a un certo punto gli incontri si sono interrotti? Perché le foto di Marina arrivano solo fino al suo 18mo anno di età?
«Abbiamo tentato di rintracciare Marina per anni – continua Pierfrancesco – ma non è stato facile. Per questo speriamo che con un articolo sul Piccolo sia lei a riconoscersi in questa storia e a telefonarci. Potrebbe essere l’unica possibilità perchè possa esserci questo incontro».
«Mia madre – racconta ancora il figlio della signora lombarda – vive ancora con il desiderio di conoscere la sorella che ha lo stesso sangue di suo padre. Osservando le foto di quando avevano vent’anni le due sorellastre si assomigliano come due gocce d’acqua. Non dev’essere difficile per Marina riconoscere nell’immagine di quella ragazza che sorride accanto a un albero la sorella di cui non ha mai saputo l’esistenza. Adesso non importa più quello che è successo nel passato, non importa chi ha voluto mantenere così a lungo quel segreto, ora speriamo solamente di poterla conoscere e abbracciarla. Finalmente.» (s.s,)