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04 mar – Commissione parlamentare su indennizzi beni?

Trieste. Una commissione parlamentare per chiudere definitivamente il capitolo «risarcimento esuli». È quanto hanno proposto, in maniera bipartisan, i deputati Roberto Antonione (Pdl), Carlo Monai (Italia dei Valori), Ettore Rosato e Alessandro Maran (Pd). I quali ieri mattina hanno convocato in Prefettura un primo incontro (a porte chiuse) per discutere l’istituzione dell’organismo. Dall’altra parte del tavolo, le associazioni attorno alle quali storicamente si raggruppano i cittadini istriani, fiumani e dalmati che alla conclusione della Seconda guerra mondiale dovettero abbandonare i propri beni.

Non è la prima volta che si invoca una commissione parlamentare per dirimere l’intricata vicenda degli indennizzi agli esuli, ma è la prima volta che la proposta potrebbe trovare realizzazione. Le associazioni, infatti, pur rimarcando le perplessità dettate dal timore che l’operazione possa in qualche modo mettere a repentaglio il tavolo aperto un mese fa col Governo, si sono dimostrate favorevoli all’iniziativa avanzata da Antonione su input di Gianni Letta, regista della sua costituzione. «Si tratta di una proposta condivisa da tutti i gruppi – ha esordito il deputato del Pdl – che in alcun modo potrà rallentare gli impegni già assunti dal Governo ma anzi li favorirà grazie all’interessamento di Letta». Il sottosegretario, infatti, sta coordinando il tavolo sugli esuli. «Questo di oggi – ha chiarito Antonione – è stato un primo confronto per ascoltare le istanze delle associazioni: i dettagli dell’operazione verranno definiti ai prossimi incontri. L’obiettivo è analizzare gli strumenti a disposizione per calcolare il valore dei beni abbandonati e dei versamenti svolti dallo Stato: intendiamo chiudere definitivamente questo discorso». «La commissione – ha precisato Rosato – non deve rallentare il percorso della legge 137. Noi abbiamo già prodotto un ordine del giorno che impegna il Governo a trovare i fondi con cui risarcire gli esuli: la commissione dovrà ora individuare i mezzi con cui adempiere alle liquidazioni». «L’auspicio – ha concluso Monai – è che si risolva il problema degli indennizzi. L’Idv ha aderito proprio perché si tratta di una proposta bipartisan, tesa a prendere in esame tutti i disegni di legge che negli anni si sono succeduti nel tentativo di arginare la questione. Mi rendo conto che in Libia vi sono altri interessi di natura economica, ma ritengo doveroso che pure i nostri esuli arrivino a una soluzione del problema».

All’incontro c’erano tutte le associazioni tranne l’Unione degli istriani («Non ho ricevuto documentazioni in merito e non ho potuto presenziare per motivi professionali», così il presidente Massimiliano Lacota) e il Libero Comune di Pola. Renzo de’ Vidovich, Lorenzo Rovis ed Enzo Codarin hanno espresso apprezzamento per l’impegno preso.

Tiziana Carpinelli su Il Piccolo del 4 marzo

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