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04lug12 – Clandestini, dalla rotta per l’Italia all’avaria in Dalmazia

Il ministero della Difesa di Zagabria ha reso noto che il motoveliero con a bordo 65 immigrati clandestini, che a causa di un’avaria al largo dell’isola di Meleda (Mljet) aveva chiesto soccorso, è stato trainato ieri pomeriggio verso il porto di Gravosa (Gruž), non lontano da Ragusa (Dubrovnik). “Al termine delle trattative con la Guardia costiera, l’equipaggio del ‘Maria Drink’, battente bandiera sconosciuta, ha accettato che l’unità venisse presa al traino. Ci è stato confermato che il cibo e l’acqua non mancano e che i medicinali ricevuti hanno contribuito a migliorare lo stato di salute di sette membri dell’equipaggio”, si legge in un comunicato del ministero della Difesa. Nel medesimo si specifica pure che, nelle prime ore del mattino di domenica, sul posto era stato inviato l’aereo PC-9 della Guardia costiera, con il compito di verificare in quale stato si trovasse il veliero. Il pattugliatore “Hrvatska Kostajnica” ha preso inizialmente al traino il natante in avaria, ma visto che non è idoneo ad operazioni del genere, in suo supporto è giunta la nave di salvataggio “Faust Vrančić”.

 

Gli immigrati avevano rifiutato di primo acchito lo sbarco in terra croata, visto che la loro destinazione era la costa italiana. Dopo estenuanti trattative protrattesi per tutta la notte e dopo avere compreso che rischiavano una catastrofe umanitaria, hanno acconsentito a dirigersi verso Gravosa (Gruž), dove ad attenderli è stata la Polizia. Qui, stando ancora al ministero della Difesa, nel rispetto di tutte le regole internazionali sarà allestito un campo profughi con i contenuti necessari che si riferiscono alla sicurezza e all’assistenza sanitaria. Inizierà, inoltre, la procedura nota a tutti i Paesi litoranei che devono affrontare situazioni del genere.

 

Ricordiamo che il Centro nazionale per il coordinamento della ricerca e il salvataggio in mare, tramite il Centro 112 di Ragusa (Dubrovnik), aveva ricevuto la richiesta d’aiuto della “Maria Drink” alle 9 di domenica mattina. Stando alle prime informazioni, il veliero, della lunghezza di 25 metri, era partito dalle coste greche. Il guasto al motore, comunque, si sarebbe verificato due giorni prima che venisse lanciato l’allarme. Il primo a giungere sul posto era stato il mercantile turco “Ihan Aga”, in navigazione nella zona, che aveva fornito generi di prima necessità e medicinali. Verso le 22 di domenica era arrivato il pattugliatore “Hrvatska Kostajnica”.

 

Gli immigrati, stando al ministero della Marineria, del Traffico e dell’Infrastruttura, provengono dalla Somalia, dall’Egitto, dalla Siria e dall’Afghanistan. Visto che il veliero si trovava in acque internazionali, si è reso necessario rispettare la volontà del comandante o della persona più anziana a bordo. Per questa ragione non è stato possibile provvedere subito al traino nel porto più vicino.

 

(fonte “La Voce del Popolo” 3 luglio 2012)

 

 

 

Il barcone in avaria davanti a Meleda (foto www.oslobodjenje.ba)

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