Si è svolta (ieri 3 ottobre) a Roma alla Farnesina una riunione al vertice per FederEsuli (Renzo Codarin, Lucio Toth, Lorenzo Rovis, Giorgio Varisco, Franco Luxardo, Guido Brazzoduro), Libero Comune di Pola (Argeo Benco), Unione degli Istriani (Massimiliano Lacota e Enrico Neami) e Coordinamento Adriatico (Giuseppe de Vergottini), allo stesso tavolo con gli Ambasciatori Luigi Mattiolo, direttore generale per l’Europa, Michele Baiano, Francesco Saverio De Luigi, Alessandro Pignatti.
Il MAE ha colto le istanze degli interlocutori sottolineando l’importanza di una continuità nel lavoro fin qui svolto dalle associazioni grazie al supporto di un finanziamento mirato. Questa è stata infatti l’occasione per affrontare i vari temi di massima urgenza per le associazioni degli esuli istriani-fiumani e dalmati che si sono soffermati sui temi “storici” quali la restituzione dei beni nazionalizzati dopo la seconda guerra mondiale in Croazia dalla quale si attende una soluzione equa del contenzioso riguardante la Legge di denazionalizzazione. In particolare la sentenza della Corte costituzionale del 2010 che impone di adeguare le norme che di fatto discriminano il diritto dei cittadini nati in quelle terre, ora stranieri rispetto agli attuali. Ai rappresentanti del Governo italiano è stata illustrata l’attività svolta anche nella salvaguardia delle tombe nei luoghi di provenienza degli esuli, con particolare cenno alla ripresa dell’attività della Commissione mista croata e italiana con Onor Caduti per la riesumazione e recupero delle salme di esecuzioni sommarie dell’immediato dopoguerra, vedi il caso del Sen. Gigante in quel di Castua. E’ stato affrontato anche il tema del rinnovo della Legge 72 che ha contribuito in modo significativo, con varie proroghe, allo sviluppo dell’attività delle Associazioni degli Esuli.
Tra le questioni ancora sensibili tra Italia e Slovenia, la necessità di assicurare alle opere restaurate ed esposte a Trieste nel 2005 alla mostra intitolata Histria, una degna collocazione, a disposizione dei visitatori e degli studiosi in terra italiana, così come fermamente ribadito durante gli incontri tra i Presidenti.
E sempre nello spirito di Trieste e Pola l’auspicio che il Governo croato faccia proprio l’atteggiamento del Capo di Stato Ivo Josipovic nei confronti delle richieste di esuli e minoranza italiana in quelle terre. Il tutto al fine di assicurare un armonico sviluppo del territorio così come fortemente auspicato e richiesto durante gli importanti incontri.
Su tutte le tematiche affrontate, gli alti rappresentanti di Governo hanno dichiarato la propria disponibilità a continuare il dialogo per una soluzione adeguata delle questioni poste in evidenza.
(rtg su www.arcipelagoadriatico.it del 3 ottobre 2012)
Il palazzo della Farnesina a Roma, sede del Ministero degli Esteri