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04set12 – Presidenziali in Slovenia, Türk il favorito

Per le presidenziali in Slovenia è già scattato il conto alla rovescia. Siamo a -67 e la macchina elettorale sta marciando a pieno regime. E, visto l’impegno dei candidati, sembra che il voto possa tenersi già domenica prossima. A iniziare dal grande favorito, l’uscente Danilo Türk che venerdì scorso ha presentato ben 13mila firme a sostegno della propria candidatura (ne bastavano 5mila). Ma così facendo Türk, almeno formalmente, si è scartato dal pressing dei partiti preferendo la scelta di presentarsi in veste di indipendente anche se il suo elettorato è tradizionalmente di centrosinistra.

 

Per ora i candidati al palazzo di ulica Gregorcieva sono in tutto 12, ma solo tre di questi saranno i seri contendenti alla carica di capo dello Stato: il suddetto Türk, Borut Pahor (ex premier e anche lui sostenuto dal centrosinistra) e Milan Zver (centrodestra). Nel “magico” terzetto chi, finora, si è particolarmente distinto per attivismo è Borut Pahor. Il motto della sua campagna elettorale è «stimolare nella gente a trovare ciò che ci unisce e questo perché assieme possiamo realizzare più cose». Detto e fatto. Pahor si è recato a lavorare in una fabbrica di calze, in una latteria, ha aiutato ad asfaltare strade, a rimuovere la spazzatura e ha indossato la divisa di vigile del fuoco. Ma il vulcanico Pahor non si ferma qui.

 

Come scrive il Delo di Lubiana a breve l’ex premier organizzerà dei veri e propri nuclei operativi che nello spirito del motto “Insieme per la collettività” entreranno in azione per rinnovare alcuni obiettivi sensibili della Slovenia. La scorsa settimana i “gruppi” Pahor hanno ripulito il giardino di una scuola a Ptuj, riverniciato le ringhiere e rimesso a posto le imposte. Pahor ha già raccolto 5mila firme per la presentazione ufficiale della candidatura anche se a lui ne bastavano 3mila visto che scenderà in lizza con l’appoggio del suo partito, i socialdemocratici (Sd). Il candidato di centrodestra Milan Zver ha, dal canto suo, raccolto già 9mila firme sotto il motto di “Uniamoci per il futuro” e ha l’appoggio ufficiale dei democratici del premier Janez Janša (Sds) e di Nuova Slovenia (Nsi). Zver ama presenziare alle cerimonie ufficiali e parlare con gli elettori via web. Ha inoltre predisposto una sorta di biblioteca itinerante gratuita che sta girando per la Slovenia. La sua candidatura è stata appoggiata anche dall’ex ministro Lojze Peterle e dal teologo Ivan Štuhec. Ha avviato anche una azione “door to door” per incontrare gli elettori.

 

Insomma tutti e tre i candidati di punta stanno dando vita a una campagna elettorale decisamente low cost, vista l’aria che tira, vuoi in Slovenia, vuoi in Europa. Türk intanto, un po’ a sorpresa, annuncia che la sua campagna elettorale si è già conclusa. Nelle scorse settimane ha svolto un tour in tutta la Slovenia iniziatosi e conclusosi a Maribor. «Ora voglio tornare a concentrarmi sulle mie funzioni istituzionali», ha dichiarato. Tra gli outsider o “signori nessuno” che regolarmente annunciano la propria corsa alle presidenziali l’unico, o meglio, l’unica a far parlare di sè è Monika Malešic. Finora ha raccolto 973 firme a sostegno della propria candidatura. La scorsa domenica non è passata inosservata lungo le vie di Ptuj dove ha sfoggiato un tubino raffigurante la bandiera della Slovenia. La giunonica Monika ha spirito combattivo da vendere e la sua campagna sarà finanziata da donatori privati sloveni ed esteri. «La mia campagna elettorale – ha detto – è guidata da esperti di partiti extraparlamentari, da manager di aziende private di successo e da alcune agenzie di pubbliche relazioni». E che punti molto sull’immagine lo dimostra il defilé di Ptuj. Forse, inconsciamente, ha lanciato una nuova moda. Indubbiamente patriottica.

 

Mauro Manzin

“Il Piccolo” 4 settembre 2012

 

 

 

Il presidente uscente della Slovenia, Türk (foto www.dnevnik.si)

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