Nel più recente numero del Magazine settimanale del Corriere della Sera, le autorità croate hanno fatto pubblicare alcune informazioni pubblicitarie promozionali dal titolo "Approfondimento sulla Croazia": cinque pagine e 21 riquadri sulle attività imprenditoriali e turistiche della costa adriatica.
Nulla da eccepire, soprattutto per il fatto che le località sono indicate sempre ed esclusivamente in lingua italiana: Fiume, Veglia, Cherso, Lussino, Arbe, Abbazia, Zara, Spalato, Sebenico, Pola, Capodistria.
Una lezione non da poco, da far rizzare i capelli ai nostri peggiori giornalisti che ancora si ostinano a destreggiarsi maldestramente con i toponimi slavi, pur di non usare quelli facili, semplici e -perché no- dolci dei nomi delle nostre città.
Cari presunti ottimi giornalisti, se non volete dare ascolto alla razionalità o a noi, abbiate la compiacenza di dare ascolto almeno ai vostri colleghi croati.