ANVGD_cover-post-no-img

05 lug – Vietato il Balkan ai Dalmati

COMUNICATO DELLA FONDAZIONE RUSTIA TRAINE DI TRIESTE

Dopo aver fissato la data ed il costo dell’affitto dell’Aula Magna della Scuola Interpreti in via Filzi 14 (ex Balkan) per un seminario di studi sul tema “Quattro italiani uccisi e l’incendio del Balkan” l’Università di Trieste ha improvvisamente scoperto “impegni didattici prioritari” per la giornata del convegno ed inattesi “lavori di ristrutturazione” per un lungo periodo successivo. In tal modo l’Università di Trieste – precisa l’on. Renzo de’Vidovich – ritiene di nascondere l’illegittima concessione permanente all’interno della Scuola interpreti ad un’organizzazione politica slovena il Nardni Dom che era stata usata in funzione antitaliana dagli austriaci fino al 1918 e successivamente dal Regno dei Serbi Croati e Sloveni, poi Regno di Jugoslavia. Dalla sede del Narodni Dom, allora ospitata al secondo piano dell’Hotel Balkan è stata lanciata la bomba che ha ucciso il tenente Luigi Casciana che proteggeva con un plotone del Regio esercito munito di una postazione di mitragliatrici le organizzazioni slovene di via Filzi 14.

La Fondazione Rustia Traine ha deciso, in segno di protesta, di rinviare il Seminario a data da destinarsi, che avrà luogo nell’ex Hotel Balkan quando l’Università di Trieste si stancherà di inventare impedimenti, palesemente strumentali e conferma che deporrà una Corona d’alloro il 13 luglio alle ore 12.30 sull’ex Hotel Balkan in ricordo dell’uccisione del tenente Luigi Casciana.

Alle ore 16 del 13 luglio presso la Lega Nazionale di Trieste, l’on. Renzo de’Vidovich terrà una conferenza per denunciare il pervicace accostamento storico tra gli episodi attuati dai fascisti italiani nei confronti di sloveni e croati a Trieste, Gorizia ed in Istria dopo la Prima guerra mondiale con le Foibe e l’Esodo dall’Istria, Fiume e Zara verificatosi ben oltre 20 anni dopo, alla fine della Seconda guerra mondiale, quando invece è storicamente provato che si trattò di episodi di ritorsione per la pulizia etnica attuata dal 1920 al ’40 dal Regno dei Serbi Croati e Sloveni (poi diventato Regno di Jugoslavia) nei confronti degli italiani di Dalmazia, costretti all’esodo degli anni ’20.

Il Presidente, On. Renzo de’ Vidovich

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.