di ANDREA MARSANICH su Il Piccolo del 5 maggio 2010
Un premio del municipio croato a un diplomatico italiano. Giorni fa il Consiglio comunale di Fiume ha assegnato il Premio Città di Fiume (massimo attestato municipale) a Fulvio Rustico, che dall’agosto 2005 ricopre l’incarico di Console generale d’Italia a Fiume. La motivazione del premio è semplice: il console Rustico, con il suo pregevole operato, ha contribuito a rafforzare l’amicizia tra Fiume e l’Italia. La proposta di attribuire il riconoscimento al 53enne Rustico, avanzata dalla locale Comunità degli Italiani, è stata accettata in modo unanime dalla competente commissione, nonché dal parlamentino municipale.
Console, Rustico, è soddisfatto del riconoscimento fiumano?
Sono molto grato e orgoglioso per l’attestato, in quanto conferma la bontà dell’operato e di un’azione politica mirante a legare profondamente le due sponde dell’Adriatico, anche dal punto di vista delle iniziative economiche e commerciali. In questi cinque anni mi sono mosso per far sì che il Consolato sia la casa dei connazionali che vivono a Fiume, nel Quarnero e in Istria, una casa che li faccia sentire sicuri e vicini alla Madre Patria. Le risposte dei connazionali sono state esaltanti e ciò è molto gratificante. Voglio sottolineare le preziosissime sinergie con l’Unione Italiana e l’Università popolare di Trieste, che hanno dato vita a progetti concreti di tutela della nostra Comunità nazionale. E’ ottima pure la collaborazione tra la nostra rappresentanza consolare e le autonomie locali e regionali dell’Istria e della Contea litoraneo–montana, segno che la politica dell’Italia trova supporto in queste aree ed è molto apprezzata. Del resto si tratta del Paese che maggiormente appoggia la Croazia nel suo percorso verso l’Unione europea ed è il principale partner economico e commerciale di Zagabria.
In cinque anni si sarà fatto un’opinione sugli istriani e i fiumani?
E’ stato un amore a prima vista con i connazionali, che mi hanno accolto molto bene. Anni emozionanti, densi di iniziative, con la gente di queste terre che è molto aperta. I croati guardano con amicizia all’Italia e poi la Croazia è uno dei Paesi nel mondo dove si parla maggiormente l’italiano e i dialetti istro-veneto e fiumano. I rapporti di amicizia e collaborazione sono destinati a rafforzarsi ulteriormente con l’ingresso della Croazia nell’ Europa comunitaria e in questo senso voglio rilevare l’importante ruolo delle regioni, Istria e Contea quarnerino-montana, nella collaborazione con le vicine Friuli Venezia Giulia e Veneto. Oltre alle varie iniziative diciamo istituzionali, il sottoscritto e il consolato hanno voluto far sentire la cultura, la musica italiana in questo territorio, organizzando una serie di indimenticabili concerti, con nomi di spicco. Credo che siamo riusciti nell’ intento. E non è ancora finita.
Come stanno andando le richieste per l’acquisizione e la riacquisizione della cittadinanza italiana?
Grazie alla legge del febbraio 2006, il nostro consolato ha inviato alla competente commissione interministeriale a Roma circa 5 mila e 200 domande, di cui 2500 risolte in modo positivo. Voglio encomiare anche il lavoro svolto dalle nostre Comunità degli Italiani, a sostegno dell’entusiasmo dimostrato dai connazionali verso la normativa. Credo che il risultato finale, grazie anche ai figli, minorenni e non, e ai coniugi, sarà di 10–15 mila persone con la cittadinanza italiana.
Da rilevare, infine, che il console Rustico è non solo il primo esponente ufficiale dell’Italia a ricevere il Premio Città di Fiume, ma è anche il primo ad essere titolare del Consolato generale d’Italia a Fiume per ben cinque anni, caso rarissimo nella carriera diplomatica nei territori dell’ex Jugoslavia.