Dopo il «ribaltone» che a metà febbraio ha materializzato la vittoria della lista di centrodestra, si è insediato ieri mattina il nuovo consiglio d’amministrazione dell’Università popolare di Trieste. Pronostici confermati: alla presidenza è stato infatti nominato all’unanimità (una sola scheda bianca, ndr) il 74enne Silvio Delbello. Già presidente dell’Istituto regionale per la cultura istriano-fiumano-dalmata, Delbello aveva ottenuto il maggior numero di preferenze alle appena trascorse elezioni, con 162 voti. Nel corso della seduta, avvenuta nella sede di piazza Ponterosso 6, sono stati eletti inoltre i componenti del consiglio direttivo dell’ente: Piero Delbello (in rappresentanza della Regione), Denis Zigante (Comune), Daniele Verga (Ministero degli Affari Esteri) e Ferdinando Parlato (soci).
Chiusa definitivamente la parentesi della presidenza di Luciano Lago, saranno loro – assieme ad altri nove componenti indicati per statuto da enti e isituti – ad assumere per il prossimo quadriennio il controllo dell’Università popolare, ente morale istituito nel 1899 per difendere, sostenere e incrementare la cultura italiana a Trieste e in Istria, a Fiume e in Dalmazia. «Il presidente è stato eletto all’unanimità: un segnale di serietà e competenza davanti ai problemi che dovremo andare ad affrontare – ha esordito Delbello -. L’Upt ritorna alle origini e punta sull’investimento nella cultura, sia in provincia che nei territori istriani, fiumani e dalmati. L’obiettivo è rafforzare la collaborazione con l’Unione italiana».
Il programma verrà illustrato oggi nel dettaglio. Ma Delbello ha già anticipato l’intenzione di «organizzare corsi di lingue, intensificare eventi culturali locali e promuovere la cultura italiana». «Non ho idea di cambiare nulla – ha concluso -: sono un conservatore per natura». «Sono onorato di far parte del direttivo – ha commentato l’ex ambasciatore di Lubiana Daniele Verga – ed esprimo soddisfazione per il voto all’unanimità. Apprezzo l’opera dell’ente e quella portata avanti dall’ex presidente Lago, con cui ho collaborato».
(t.c. su Il Piccolo)
