Al cimitero monumentale di Cosala a Fiume sono stati riesumati nei giorni scorsi i resti di decine di suore del Sacro Cuore di Gesù, nella speranza di ritrovare le spoglie di Maria Crocifissa Cosulich, per la quale è in corso il processo di beatificazione. Si tratta di una figura leggendaria per la sua bontà e l’opera caritatevole compiuta, seppure poco conosciuta nel capoluogo quarnerino: nata nel 1852 a Fiume da una famiglia di armatori di Lussinpiccolo, Maria Cosulich fu una donna di vasta cultura, poliglotta, che insegnò dapprima musica per poi iscriversi, nel 1879, all’Associazione delle figlie del Sacro Cuore di Gesù a Trieste.
Dieci anni più tardi le venne affidata la direzione della sezione di Fiume di questa associazione, fondando qualche anno più tardi l’Istituto del Sacro Cuore di Gesù, che dava ospitalità a giovani poveri e abbandonati. L’istituto di via Pomerio accolse a cavallo dei due secoli centinaia e centinaia di ragazze e ragazzi meno abbienti e abbandonati, non facendo mai distinzione di nazionalità e religiose. Nel 1904, Maria Cosulich decise di prendere i voti diventando Suor Crocifissa. Morì nel 1922 dopo lunga malattia, pianta dai fiumani.
Proprio un paio di anni fa l’arcivescovo di Fiume, monsignor Ivan Devcic, dichiarò nel corso della presentazione di un filmato dedicato a Suor Crocifissa di voler salutare la prossima beata e forse anche la prima santa fiumana. Il lavoro del team guidato dal perito medico legale fiumano Alan Bosnar non è stato comunque facile perché nel sepolcro, di circa una ventina di metri quadrati, sono state rinvenute bare di vecchia data e senza alcuna scritta, come pure sette sacchi contenenti i resti di un imprecisato numero di corpi. Le ossa saranno ora sottoposte a Fiume alla prova del Dna, mentre per ulteriori esami sarà la volta del competente istituto di Spalato. Nonostante le difficoltà, sussiste un cauto ottimismo sull’identificazione di Maria Crucifissa Cosulich, i cui resti potrebbero essere in futuro metà di pellegrinaggio. |
|
Andrea Marsanich
“Il Piccolo” 5 gennaio 2012
Suor Maria Cosulich con la famiglia. Naturalmente il sito croato a lei dedicato “traduce” il suo cognome in «Kozulić»