Seppure la Croazia, secondo la valutazione ufficiale di Bruxelles, sta procedendo bene nella sua opera di integrazione in vista dell’adesione all’Ue nel luglio 2013, la Slovenia invita i Ventisette a tenere alta la guardia nei confronti di Zagabria. I “punti deboli” della Croazia sono ancora la riforma dell’ordinamento giuridico, la tutela dei diritti fondamentali, la libertà e la sicurezza, nonché le norme di libera concorrenza.
Il sottosegretario agli Esteri sloveno, Igor Sencar ha chiesto alla Commissione particolare attenzione anche per la questione riguardante la ex Ljubljanska Banka e i termini di successione alla defunta Repubblica federativa socialista di Jugoslavia. Il sottosegretario ha altresì richiamato l’attenzione di Bruxelles sulla vicenda della società petrolifera Petrol, sui decreti emessi dalla Croazia e relativi al mercato dei prodotti petroliferi, nonché le condizioni poste ai possibili interessati alla privatizzazione della Petrol stessa. Sencar si dice convinto che si è di fronte a un chiaro caso di norme discriminatorie assolutamente inaccettabili per l’Unione europea. Perplessità sono state espresse anche da Olanda, Gran Bretagna e Svezia.
(fonte “Il Piccolo” 5 giugno 2012)
La Slovenia invita l’Ue a verificare l’adeguamento della Croazia agli standard europei
(foto www.eu2008.fr)