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06 feb – I 90 anni di Ottavio Missoni: stilista, atleta ma soprattutto dalmata

Nove decenni ricchi di passione, pieni di forti affetti familiari, di sport, di moda, di tanta ironia e anche di quel sentimento nostalgico che i profughi dalmati portano nel cuore: Ottavio Missoni, detto Tai, festeggerà i suoi 90 anni venerdì 11 febbraio e per quel giorno sarà in libreria la sua autobiografia ”Una vita sul filo di lana”, scritta con il giornalista Paolo Scandaletti ed edita da Rizzoli.

Il titolo evoca le due passioni di Tai, campione di atletica e creativo imprenditore della maglieria. Quel filo di lana, che tante volte egli aveva spezzato vittorioso nella sua giovanile carriera atletica, è rimasto per sempre nel suo destino e in quello della sua famiglia, tutta impegnata oggi nel grande marchio che porta il loro cognome.

La storia di Ottavio Missoni è davvero unica e continua ad affascinare il mondo anche perchè emblematica di un certo modo tutto italiano di essere imprenditore. Nato nel 1921 a Ragusa (ora Dubrovnik), Ottavio è cresciuto a Zara. Si considera triestino d'adozione ma si sente dalmata e dice: «Noi della costa non siamo nè danubiani nè balcanici, e se qualcuno oggi la chiama Croazia del Sud io insisto a dire che è Dalmazia». I ricordi sono quelli di un esule: «L'ultimo Natale a Zara – ha raccontato all'ANSA anni fa – è stato quello del 1941, poi sono andato militare. Quando ci furono i bombardamenti degli anglo-americani, io ero prigioniero in Egitto, mio padre e mio fratello erano imbarcati. A casa era rimasta mia madre che, ai primi del 1944, è fuggita da sola a Trieste lasciando tutto, ma portandosi via il pianoforte, che ancora abbiamo». Il resto andò perduto, anche la casa di famiglia a Ragusa.

Dai 16 ai 32 anni, ma con la parentesi della prigionia, Ottavio è stato campione di atletica, nei 400 metri piani e a ostacoli: ha vestito 23 volte la maglia azzurra, ha conquistato 8 titoli italiani, l'oro ai mondiali studenteschi nel 1939.

Quando ha ripreso le competizioni, è arrivato sesto alle Olimpiadi del 1948 e quarto agli europei del 1950. Ma a quel punto aveva già conosciuto Rosita e aveva anche iniziato una piccola produzione di indumenti sportivi, il nucleo di quell'attività che li porterà sulle vette della moda. Ma sportivo è rimasto sempre e, con l'età, si è dedicato ai lanci, partecipando perfino ai mondiali di giavellotto (per 'under 90', disse con autoironia solo pochi anni fa).

Nel 1935 Missoni, che comincia a fare sport seriamente fin dai 14 anni, veste per la prima volta la maglia azzurra nelle gare dei 400 metri piani e dei 400 ad ostacoli; nel 1939 diviene campione mondiale studentesco a Vienna. Dopo la guerra, che gli porta via quelli che avrebbero potuto essere i migliori anni della sua carriera sportiva, partecipa alle Olimpiadi di Londra 1948, classificandosi al sesto posto nella finale dei 400 hs e correndo come secondo frazionista nelle batterie della staffetta 4×400 m. In carriera vince in tutto otto titoli nazionali. Attualmente e' tesserato dell'Amatori Masters Novara, e si cimenta nel giavellotto, nel peso e nel disco, discipline in cui ha vinto varie medaglie internazionali e titoli italiani di categoria.

''Gareggio tra gli Over 85 – spiego' durante i campionati di Ancona 2009 -, anche se, francamente, io mi sento piu' un Under 90. E' un modo per sentirsi vivi, stare insieme, ritornare protagonisti sui campi di atletica, lo sport che non ho mai smesso di amare perche' si respira un bel clima, di amicizia e voglia di sport. Il risultato non e' poi cosi' importante. Tutte le mattine cerco ancora di andare a correre, nei limiti del possibile, e faccio anche diverse flessioni''.

A Londra, dove nel '48 conobbe anche sua moglie Rosita, le Olimpiadi torneranno nel 2012, ma i Giochi di oggi non piacciono a Missoni, che vi vede troppo ''gigantismo'' ed un agonismo esasperato, che secondo lui snatura i valori dell'atletica.

Il libro biografico di Missoni sarà presentato a Milano a cura della Fondazione Corriere della Sera giovedì 17 febbraio 2011, Sala Buzzati, Via Balzan 3, angolo Via San Marco 21, alle ore 18. Ingresso libero, solo con prenotazione (posti limitati) allo 02.87387707 oppure rsvp@fondazionecorriere.it

(Edoardo Marchi su Il Piccolo del 6 febbraio 2011 e ANSA)

 

 

 

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(Ottavio Missoni con la moglie Rosita ed il Presidente FICTS Prof. Franco Ascani (al centro) in occasione della Mostra "Ottavio Missoni: un mito in pista" allestita in occasione di "Sport Movies & Tv 2010") 

 

 

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