da Il Piccolo del 3 giugno 2011
Il deputato italiano al Sabor Furio Radin ha vinto un’altra battaglia per l’estensione del bilinguismo visivo sulla Ypsilon stradale che l’11 giugno sarà inaugurata come autostrada fino a Umago. Ovvero i cartelli segnaletici bilingui saranno collocati sull’intero tracciato, dunque anche sul territorio delle città e comuni non bilingui, come ad esempio Gimino e Canfanaro. L’accordo in tal senso è stato raggiunto ieri a Zagabria, all’incontro tra il ministro dei Trasporti e comunicazioni Bozidar Kalmeta, il direttore generale della Bina Istra David Gabelica e lo stesso Radin. È stato quest’ultimo a insistere sull’estensione del bilinguismo, richiamandosi all’articolo 3 dell’Accordo italo-croato sulle minoranze, recepito anche nell’accordo siglato da Radin con il governo croato. L’articolo prevede l’estensione graduale dei diritti delle minoranze anche fuori dai territori cittadini e comunali sui quali sono stati applicati finora. Radin ha tirato in ballo anche la Legge sulle autonomie locali che sancisce la denominazione bilingue per tutte le unità di autogoverno locale a statuto bilingue. In altri termini per le città e i comuni situati lungo la costa occidentale dell’Istria. «La legge prevede dunque, così Radin, una denominazione riconosciuta su tutto il territorio nazionale. Certo, ha aggiunto, nessuno pretende di applicare le denominazioni bilingui fuori dal territorio d’insediamento storico dell Cni, ma nelle aree nelle quali la presenza della nostra Comunità è storica ciò diventa, ha evidenziato, un nostro diritto». Il problema era sorto quando in prossimità dell’inaugurazione del secondo tratto autostradale, che va da Canfanaro al confine con la Slovenia, gli organi competenti avevano deciso di applicare, per quanto attiene al bilinguismo, un criterio diversificato a seconda della collocazione dei cartelli. Nel dettaglio, tale approccio aveva fatto sì che i cartelli bilingui venissero posti soltanto agli svincoli che si trovano sul territorio dei comuni e città bilingui e non lungo tutto il tracciato.Dal canto loro Kalmeta e Gabelica hanno considerato tali argomentazioni dicendo alla fine che il bilinguismo è una ricchezza per la Croazia. E hanno dato disposizioni affinchè la segnaletica venga subito adeguata all’accordo raggiunto ieri. ( p.r.)
(courtesy MLH)