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06nov12 – Pola e Fiume, omaggio alle vittime e ai caduti

Come da tradizione ormai consolidata, il console generale d’Italia a Fiume, Renato Cianfarani, il vicesindaco di Pola, Fabrizio Radin, il presidente dell’Unione Italiana, Furio Radin, il sindaco del Libero Comune di Pola in Esilio, Argeo Benco e il direttore del periodico “L’Arena di Pola”, Silvio Mazzaroli, ieri – giornata dedicata ai defunti – si sono riuniti all’ossario dei caduti italiani del cimitero della Marina Militare di Stoia, dove hanno reso omaggio alle vittime delle due grandi guerre che hanno sconvolto il mondo.

 

“L’Italia è presente e non ha mai dimenticato i suoi caduti, i nostri fratelli. Ricordarli, anche con piccoli gesti come questo, è nostro dovere”, ha detto il rappresentante della Repubblica d’Italia prima di cedere la parola al vicesindaco, Fabrizio Radin, il quale ha dichiarato che – tra civili e militari di tutti gli eserciti – sono migliaia i morti sepolti a Pola. “È nostro obbligo ricordarli”, ha proseguito, condannando i vandali o meglio i ladri che già due volte hanno rubato dal cimitero della Marina Militare la targa in memoria dei naufraghi del Rossarol, cacciatorpediniere italiano affondato nelle acque di Lisignano il 18 novembre 1918, e altre targhe in bronzo dedicate alle vittime delle due guerre. Targhe che la Città ha prontamente sostituito.

 

Reso omaggio ai caduti, Mazzaroli, direttore de “L’Arena di Pola”, nonché consigliere del Libero Comune di Pola in Esilio, ha voluto ringraziare l’amministrazione municipale polese per aver, finalmente, intitolato alle vittime di Vergarolla il parco adiacente alla Cattedrale. A tale proposito, Mazzaroli ha chiesto in via ufficiosa che sul cippo di Vergarolla vengano riportati anche i nomi e le date di nascita e morte delle 64 vittime riconosciute. “I nomi certificano la trascorsa italianità di Pola, mentre l’età è la testimonianza della loro assoluta innocenza. L’età media delle vittime, tra le quali numerosi minorenni, raggiunge a malapena i trent’anni”, ha proseguito Mazzaroli, che ha sottolineato come il Libero Comune di Pola in Esilio “abbia fatto molto in questi ultimi anni per ricucire lo strappo tra esuli e rimasti o residenti”.

 

“Abbiamo intrapreso un percorso lungo il quale dobbiamo proseguire”, ha concluso l’esponente degli esuli, che ha poi invitato i presenti a recarsi sulla tomba di Nazario Sauro, patriota militare italiano, tenente di vascello della Regia Marina nel primo conflitto mondiale ed esponente dell’irredentismo italiano, giustiziato per alto tradimento dall’Austria-Ungheria. Il console Renato Cianfarani e la delegazione di polesani rimasti ed esuli si sono trasferiti successivamente al cimitero cittadino dove hanno posato una corona di fiori sulla tomba della famiglia Sacconi, in cui sono sepolti i corpi di 24 vittime di Vergarolla. Un doveroso omaggio è stato reso anche a Riccardo Bombig, tenente dei bersaglieri caduto eroicamente, a Dorigo Fortunato, Antonio Sincich e Mario Zanetti, tre consiglieri comunali di Pola deportati e deceduti nei campi di concentramento austriaci. Infine, dopo l’omaggio ai defunti reso dal coro della “Lino Mariani”, un’ultima corona di fiori è stata posta ai piedi del monumento dedicato ai caduti nella lotta armata contro il nazifascismo.

In mattinata, il console generale d’Italia a Fiume ha assistito alla santa messa celebrata nella Cattedrale polese da Don Desiderio (Željko) Staver.

 

Anche a Fiume, in linea con la tradizione, nel pomeriggio è stato reso omaggio ai defunti. Intensa l’emozione di fiumani, esuli e rimasti, per l’appuntamento di fede che ogni anno li vede raccolti nella giornata dei defunti nella cripta della chiesa di San Romualdo e Ognissanti di Cosala. Molti gli intervenuti in questo luogo di rimembranza e culto per la Santa Messa in italiano officiata da don Giuseppe Vosilla, che ha rivolto una preghiera a tutti i defunti fiumani le cui tombe si trovano sparse nel mondo come pure a quelli che riposano nel cimitero di Cosala. A rendere ancora più toccante la cerimonia è stato il Coro Fedeli Fiumani guidato da Lucia Scrobogna Malner, che ha eseguito canti liturgici. Unitamente ai fiumani, a partecipare alla funzione è stato il console generale d’Italia, Renato Cianfarani, accompagnato dalla delegazione del Consolato. Presenti pure i rappresentanti del Libero Comune di Fiume in esilio, con il presidente Guido Brazzoduro, la delegazione della Comunità degli Italiani di Fiume guidata dalla presidente Agnese Superina e la presidente del Consiglio litoraneo-montano della CNI, Orietta Marot. La celebrazione religiosa si è confermata, dunque, un appuntamento che unisce ancor di più gli esuli e i rimasti. Al termine della funzione i fiumani si sono raccolti per la benedizione dinanzi al cippo che si trova a lato della cripta, dedicato a tutti “i fiumani di ogni fede e razza scomparsi in pace e in guerra”. La delegazione del Consolato, accompagnata da numerosi connazionali, di seguito ha deposto una corona di fiori dinanzi al monumento dei granatieri che si trova nel cimitero.

 

Marko Mrđenović e Viviana Car

“la Voce del Popolo” 3 novembre 2012

 

 

 

Cosala, la cripta del Tempio ove sono stati commemorati i defunti fiumani (foto www.fluminensia.org)

 

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