Il parlamento croato ha approvato con procedura d'urgenza le modifiche alla legge sulla proprietà in base alle quali i cittadini dell'Unione europea, quindi anche gli sloveni e gli italiani, a partire dal primo febbraio potranno acquistare immobili in Croazia alle stesse condizioni dei cittadini croati, senza complicazioni burocratiche. In tal modo sono stati rispettati gli impegni che la Croazia si è assunta con l'accordo di stabilizzazione e associazione con l'Unione europea.
Finora i cittadini stranieri e quindi anche quelli europei, per acquisire la proprietà di una casa, di un appartamento o di un terreno edificabile, hanno dovuto sobbarcarsi un estenuante iter amministrativo, in quanto l'acquisto è stato condizionato al via libera del Ministero della giustizia. L'unico modo per aggirare questo complesso iter procedurale è stato quello di fondare aziende sul territorio croato.
Ora tutto dovrebbe semplificarsi: rimarrà in vigore per gli stranieri solo il divieto di acquisto di terreni agricoli e boschi. In questo caso la Croazia intende chiedere all'Unione europea una lunga moratoria sull'apertura del mercato anche nel segmento agricolo.
Inoltre nel settore rurale la maggioranza di governo intende erigere ulteriori "paletti". Il Parlamento di Zagabria ha, infatti, discusso in prima lettura anche la bozza di legge sui terreni agricoli, il cui obiettivo di fondo è quello di impedire il frazionamento eccessivo della proprietà terriera. Stando alla proposta governativa gli stranieri non potranno acquisire la proprietà dei terreni agricoli, a meno che questo non sia previsto da accordi internazionali.
(fonte Dario Saftich su La Voce del Popolo)