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07 dic – Nipote di Tito rifonda partito comunista a Belgrado

Restituire alla popolazione la propria dignità, ripristinare il sistema di valori esistente nella ex Jugoslavia, rafforzare i contatti socio-economici tra i Paesi della vecchia Federazione, collaborare con l'Unione europea: sono questi gli obiettivi basilari del nuovo Partito comunista serbo fondato da Josip Joshka Broz, nipote del maresciallo Tito. Joshka Broz ha consegnato ieri alle autorità competenti di Belgrado le 12mila firme necessarie alla registrazione del nuovo partito che – come ha sottolineato lui stesso – ha voluto raccogliere e fondere in un'unica formazione 14 altri piccoli partiti comunisti sparsi in tutto il paese. «Vogliamo aiutare i giovani a fare i loro studi, i vecchi a curarsi, i pensionati ad avere regolarmente i loro assegni. E per questo vogliamo unire tutte le forze della sinistra», ha detto il nipote di Tito citato dall'agenzia Beta. Parlando dinanzi ad alcune decine di membri del nuovo partito, Joshka Broz ha annunciato che il primo appuntamento sarà la partecipazione alle prossime elezioni locali e parlamentari in programma nel 2012. In una intervista all'Ansa lo scorso maggio, in occasione del 30mo anniversario della morte di Tito (4 maggio 1980), il nipote del maresciallo aveva parlato di una «nostalgia per Tito in continua crescita» a causa principalmente delle difficili condizioni di vita non solo in Serbia ma anche nelle altre repubbliche della ex Jugoslavia.

Interrogato ieri sulla possibilità di ricreare la vecchia Federazione jugoslava, Joshka Broz ha detto che è necessario a suo avviso intensificare le relazioni economiche e sociali tra i paesi della ex Jugoslavia, anche se – ha osservato – «le frontiere politiche nella regione non possono più cambiare».

da Il Piccolo del 7 dicembre 2010

 

 

 

(il nipote di Tito che intende ripercorrere le orme di Josip Broz)

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