In occasione della festa della Marina Militare, il vicepresidente della FederEsuli Lucio Toth ha diffuso un messaggio che rimarca i legami delle genti giuliano-dalmata con la nostra Marina e torna sulla vicenda dei due marò del San Marco.
In questa Italia, turbata dalla crisi economica e dove il linguaggio politico troppo spesso si declina in volgarità faziosa e disprezzo delle istituzioni, alimentando discordia e sfiducia, la lettera dei marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, tuttora trattenuti nel Kerala, è un messaggio di serenità e di fiducia nella nazione.
Ai due marinai le associazioni degli esuli giuliano-dalmati rivolgono ancora un saluto di gratitudine per il servizio prestato a difesa delle leggi internazionali e un augurio di pronto ritorno alla base brindisina del Reggimento San Marco, la cui tradizione si richiama ai fucilieri della Veneta Marina e al motto Ti Con Nu. Nu Con Ti, rivolto al leone alato dell’Evangelista, che ha contraddistinto per secoli la fedeltà al dovere e alla patria delle genti dalmate e giuliane.
A Brindisi, terra natale dei due marinai, sono legate molte memorie degli Esuli istriani, fiumani e dalmati, perché vi sorgevano un campo di raccolta e il Collegio Niccolò Tommaseo, all’ombra della stele al Marinaio, dove si sono formate generazioni di ragazzi profughi dalla Venezia Giulia e dalla Dalmazia che si sono fatti onore nella vita, molti dei quali hanno servito nelle Forze Armate.
Sono questi giovani che, come i marò del San Marco, rappresentano il Paese nelle missioni militari all’estero, o come volontari civili accorrono ad alleviare le popolazioni colpite dai terremoti e dalle alluvioni, la «Meglio Italia», sulla quale riporre le speranze per l’avvenire della nazione.
7 Giugno 2012
Festa della Marina, Venezia
On. Lucio Toth
Vicepresidente Federazione delle Associazioni Esuli Istriani Fiumani e Dalmati