di Roberto Urizio su Il Piccolo dell'8 dicembre 2009
Finanziamenti agli esuli ad un passo. La bozza di Finanziaria all’esame della Camera dei Deputati ancora non contiene i fondi per le associazioni di istriani, fiumani e dalmati ma con le risorse dello scudo fiscale il risultato dovrebbe essere portato a casa.
«Stiamo lavorando con il sottosegretario Gianni Letta per ottenere lo stesso finanziamento dello scorso anno» conferma il presidente della Federazione delle associazioni degli esuli, Renzo Codarin. La partita non è ancora finita e lo stesso Codarin evita trionfalismi affermando che «bisogna starci dietro vista anche la struttura stessa della legge Finanziaria, anomala rispetto al solito».
Al momento dunque sulla carta i finanziamenti agli esuli non ci sono ma in aula ci dovrebbe essere spazio anche per queste risorse. «C’è ancora in piedi una trattativa con il governo – conferma Codarin – ma abbiamo ricevuto ampie a autorevoli rassicurazioni in merito».
L’obiettivo delle associazioni è quello di riuscire ad ottenere lo stesso stanziamento ottenuto nella Finanziaria approvata lo scorso anno, ovvero 1,4 milioni di euro, e la trattativa con il governo, già in fase avanzata, si basa proprio su questa ipotesi. «Lo scorso anno il finanziamento a favore delle associazione degli esuli istriani, fiumani e dalmati – spiega Codarin – ha subito un taglio del 10% rispetto al 2008. Puntiamo ad evitare ulteriori riduzioni e mantenere il livello delle risorse».
La posta a favore degli esuli dovrebbe essere contenuta proprio nel maxiemendamento con il quale il governo distribuirà le risorse arrivate nelle casse dello Stato con lo scudo fiscale; se così dovesse essere la strada per ottenere i fondi sarebbe più che in discesa ed è per questo che si sta trattando direttamente con l’esecutivo, evitando quindi il rischio di presentare emendamenti da parte dei parlamentare con il rischio di vederseli bocciati per mancanza di copertura finanziaria.
L’assegnazione delle risorse a favore delle associazioni degli esuli dovrebbe essere inserita nell’ambito di una norma finanziaria che conterrà i fondi anche per le realtà che rappresentano la minoranza italiana in Slovenia e Croazia.
Proprio nei giorni scorsi il presidente dell’Unione Italiana, Furio Radin, e il presidente della Giunta esecutiva, Maurizio Tremul, avevano scritto una lettera al presidente del Senato, Renato Schifani, e a quello della Camera, Gianfranco Fini, appellandosi a loro per scongiurare i tagli ai finanziamenti in favore delle comunità italiane di oltre confine, già ridotti del 32% lo scorso anno.
In questo senso si sono mossi anche i parlamentari regionali del Partito democratico che avevano annunciato la presentazione di emendamenti per ripristinare i fondi a favore della minoranza italiana in Croazia e Slovenia, chiedendo contestualmente di non tagliare i finanziamenti a favore della comunità slovena presente in Friuli Venezia Giulia.