di ANDREA MARSANICH su Il Piccolo dell'8 novembre 2010
ZAGABRIA La Croazia, che nel 2012 o nel 2013 potrebbe diventare il 28.mo Paese membro dell’Ue sarà tutelata da Bruxelles sotto alcuni importanti aspetti: una tutela che scatterà non appena Zagabria entrerà nella grande famiglia comunitaria e durerà alcuni anni. E’ il risultato delle trattative che hanno permesso alla Croazia di chiudere i capitoli sulla libera circolazione del capitale e sulla politica nel settore dei trasporti, atti avvenuti alla recente conferenza intergovernativa di adesione a livello di ambasciatori, tenutasi venerdì scorso a Bruxelles. Innanzitutto si parte dalla moratoria di sette anni sulla vendita dei terreni agricoli ai cittadini dell’ Europa comunitaria. Se la repubblica ex jugoslava dovesse aderire all’ Ue nel 2012, i suoi lotti di terreno agricolo non potranno essere acquistati dai cittadini comunitari fino al 2019. Non è tutto: scaduto il termine settennale, Zagabria avrà il diritto a chiedere un’ulteriore moratoria di tre anni. Dovrà però argomentare in modo impeccabile tale richiesta, altrimenti Bruxelles darà il nullaosta alla liberalizzazione dei terreni agricoli croati.
Restando in materia di immobili, in base all’ Accordo di stabilizzazione e associazione sottoscritto anni fa dalla Croazia con l’ Ue, all’ inizio del 2009 era stato invece liberalizzato il mercato immobiliare croato, con i cittadini Ue (tra cui italiani e sloveni) che da allora possono normalmente acquistare case, alloggi e terreni edificabili alla pari dei cittadini croati. Tornando ai periodi di transizione, la tutela riguarderà anche i trasporti marittimi. Quelli di linea avranno la moratoria fino al 2016, il che permetterà alle compagnie nazionali di avere diversi anni a disposizione per poter prepararsi ad affrontare la concorrenza europea. Come è noto l’ armatrice fiumana Jadrolinija, che è la maggiore compagnia passeggeri nel Paese, è di proprietà statale. Nella sua sede, a Palazzo Adria a Fiume, si è da tempo entrati nell’ ordine di idee che l’ Europa porterà sì dei benefici ma anche l’ inevitabile concorrenza.
Ci sarà anche la moratoria pure per le crociere, che scadrà due anni prima, nel 2014. Alla conferenza intergovernativa c’ è stata una piccola concessione anche all’ Ue. Nel momento in cui Zagabria farà il grande passo, per un periodo di due anni gli autotrasportatori croati non dovranno assolutamente prestare servizi di trasporto tra due destinazioni dell’ Europa unita. Oltre a chiudere la Libera circolazione del capitale e la Politica nel settore del traffico, a Bruxelles la Croazia ha posto ad acta un terzo capitolo del diritto comunitario, quello sulle istituzioni. Quest’ ultimo ha confermato che la Croazia avrà diritto a 12 deputati nell’ Europarlamento, a un commissario nella Commissione europea e a sette voti nel Consiglio europeo. Inoltre il croato diverrà la 24. esima lingua ufficiale dell’ Unione europea. Con i tre capitoli chiusi venerdì, la Croazia ha finora chiuso 25 capitoli, cosicché ne restano aperti ancora 9. Secondo il capo dei negoziatori croati, Vladimir Drobnjak, Zagabria dovrebbe chiudere tutti i capitoli entro i primi sei mesi del 2011, dopo di che seguirà la firma del Trattato di adesione, che dovrà essere ratificato dai parlamenti dei Paesi comunitari. Zagabria crede, e spera, di diventare Paese membro entro un massimo di due anni.