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08giu12 – La vergogna degli sport estremi sulla Foiba di Pisino

Dopo la fase sperimentale di un anno fa, lo “zip line” sulla famosa Foiba di Pisino è entrato a pieni titoli nell’offerta turistica del capoluogo regionale e l’interesse certamente non manca da parte degli appassionati degli sport adrenalinici. Di cosa si tratta?

 

I due versanti della foiba sono stati collegati da una fune d’acciaio lunga 220 metri, lungo la quale, in discesa per via della diversa altitudine dei punti d’ancoraggio, scorre il coraggioso di turno, che percorre la traversata in circa 10 secondi, a un’altezza nel vuoto media di 100 metri, raggiungendo la velocità massima di 65 km all’ora. Ci si lancia da un’apposita impalcatura vicino al noto Motel Lovac, con arrivo nel piazzale davanti alla Casa degli scrittori, vicino al Castello. Il prezzo del biglietto è di 10 euro. Luka Labinjan, uno dei promotori e gestori dello “zip line”, spiega che la maggior parte degli interessati sono turisti stranieri che rientrano nella fascia d’età tra i 20 e i 50 anni. C’è stato anche il caso di un “intrepido” 70enne. Ci sono però delle limitazioni: non possono salire sullo “zip line” i ragazzi sotto i 14 anni di età, nonché persone che, indipendentemente dall’età, hanno un peso inferiore ai 35 chili. Ciò per una questione legata alla forza di gravità, che è il “motore” della carrucola a cui è appeso, imbragato, il “passeggero” di turno. C’è il rischio, infatti, di rimanere appesi a metà percorso, senza andare né avanti né indietro.

 

Il “volo” adrenalinico è stato introdotto circa un anno fa, in occasione delle Giornate di Giulio Verne che vengono organizzate a Pisino alla memoria dello scrittore francese specializzato nei romanzi esotici e d’avventura. Una parte del suo racconto fantascientifico Mathias Sandorf è ambientata proprio a Pisino. Tra l’altro viene ampiamente descritta la foiba nella quale il protagonista si lancia per sfuggire all’autorità giudiziaria della Monarchia austro-ungarica, che lo aveva condannato a morte. Dunque i promotori dello “zip line” hanno sapientemente usato la fantasia dello scrittore per lanciare la loro iniziativa turistica e ricreativa. La maggiore frequenza di lanci è stata raggiunto nel luglio e agosto scorsi, con 15–20 “voli” al giorno.

 

(fonte “Il Piccolo” 8 giugno 2012)

 

 

 

Desta sconcerto l’idea di attrarre gli amanti degli sport estremi sulla Foiba di Pisino, sepolcro delle vittime italiane degli eccidi perpetrati dai partigiani di Tito nel corso della seconda guerra mondiale

(foto www.photos1.blogger.com)

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