Il progetto prevedeva il recupero del borgo attraverso una sua rifunzionalizzazione ed un intervento che lo consideri tutt’insieme come un unico edificio. La strategia della collocazione tiene conto dell’inserimento in una realtà antica e delle difficoltà orografiche nel grande vuoto ai piedi della chiesa, in una condizione di semi-margine del paese segnata dal passaggio intermedio tra la parte più antica e l’ultima addizione.
In questa zona sono ancora presenti i resti delle mura che chiudevano anticamente il lato meno ripido del borgo. Ora il muro è il limite di un grande vuoto interessato da crolli e da una vegetazione spontanea. Il progetto propone di occupare il vuoto con un grande elemento architettonico recuperando, e in qualche modo rigenerandolo, il segno della vecchia cinta. Si rinnova la realtà “urbana” a partire da un elemento primario che permane.
(fonte www.archilovers.com 8 giugno 2012)
Nella immagine due plastici del progetto architettonico di recupero (foto www.archilovers.com)