Una serie di episodi violenti a carattere anti-italiano, noti come gli incidenti di Spalato, si verificò nella città dalmata di Spalato fra il 1918 e il 1920, culminati con l’assassinio del comandante della Regia Nave Puglia Tommaso Gulli l’11 luglio 1920 e del suo motorista Sottocapo Aldo Rossi.
L’esplosione di tale conflittualità al termine della Prima guerra mondiale, negli anni 1919-1921, con sopraffazioni e violenze reciproche che obbligarono sì alcune migliaia di sloveni e croati ad abbandonare il Litorale, costrinse anche al primo esodo definitivo migliaia di italiani della Dalmazia, riducendo così al lumicino la minoranza dalmato-veneta a Spalato, Traù, Ragusa, Sebenico e negli altri centri dalmati.
L’incendio dell’Hotel Balkan di Trieste avvenne nel clima esagitato dell’estate 1920, proprio dopo l’eccidio a Spalato dei due italiani da parte di un gruppo di slavi non identificati. La gendarmeria serba incolpò una squadra di facinorosi croati; i giornali croati ne attribuirono la responsabilità alla stessa gendarmeria.
La prua della Regia Nave Puglia, donata dalla Marina Militare a D’Annunzio nel 1923, fu collocata nel 1925 nel Parco del Vittoriale, rivolta verso l’Adriatico. A Tommaso Gulli venne assegnata la Medaglia d’Oro al valor militare alla memoria.
(La prua della nave Puglia nel parco del Vittoriale di Gardone)