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09 mag – A Milano mostra sulla polesana Alida Valli

Visitabile fino all’8 settembre

Si inaugura oggi a Milano, alla 7.24 x 0.26 Gallery in via San Pietro all’Orto 26, la mostra fotografica dedicata all’attrice Alida Valli, visitabile fino all’8 settembre.
Si tratta di ventidue immagini di provenienza cinematografica, stampate su carta traslucida per esaltare i dettagli e ricreare l’effetto dei provini a contatto sotto il lightbox retroilluminato. È un omaggio all’attrice istriana, nata a Pola nel 1921, e la quarta tappa di un percorso per immagini di Pier Giuseppe Moroni iniziato nel 2005. Il catalogo «Icone», edito da Electa, che verrà presentato stasera, propone le immagini delle quattro mostre monografiche che si sono succedute: Monica Vitti, Virna Lisi, Silvana Mangano, e infine Alida Valli. Le fotografie sono state scelte dall’archivio di Grazia Neri che collabora fin dall’inizio con questo progetto che vuole coniugare bellezza e stile, ricordo nostalgico e richiamo per una nuova idea di femminilità.
Le immagini scelte personalmente da Moroni negli archivi di Grazia Neri sono quelle perfette del set cinematografico, dove tutto lo sforzo per raggiungere la perfezione è catturato dall’obiettivo fotografico, nell’attimo assoluto. Monica Vitti nei film di Antonioni, Virna Lisi ne «La donna del giorno» di Maselli, fino all’avventura hollywoodiana di «Come uccidere vostra moglie» con Jack Lemmon. Silvana Mangano da «Riso amaro» di Giuseppe De Santis, a «La grande guerra», da «Jovanka e le altre» a «Streghe».
Durante l’inaugurazione verrà presentato in anteprima assoluta il documentario «Come diventai Alida Valli» che il nipote di Alida Valli, Pier Paolo De Mejo ha realizzato insieme ad Antonio Tarallo basandosi sull’autobiografia inedita dell’attrice istriana. L’unica biografia esistente non era mai stata autorizzata dall’attrice, e infatti si chiama «Il romanzo di Alida Valli». Il documentario verrà presentato ufficialmente a Roma il 31 maggio, anniversario della sua nascita.
«Come diventai Alida Valli» ripercorre la vita dell’attrice dalla nascita fino all’esordio sul grande schermo con il film «Il feroce saladino» del 1937. I vaghi ricordi dell’infanzia nella città natale, Pola, l’adolescenza vissuta a Como, il rapporto con i genitori, i sogni ambiziosi di una giovane aspirante attrice e infine il tanto sognato arrivo nella città del cinema.
Nella seconda parte del documentario si affrontano le problematiche del mestiere dell’attore, attraverso una vera e propria inchiesta che vede coinvolti anche i giovani attori che attualmente frequentano il Centro Sperimentale di Cinematografia.

fonte www.arcipelagoadriatico.it

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