Per Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, "il ministro della Cultura, Sandro Bondi, deve modificare il testo del decreto che istituisce Malga Porzus, in Friuli, bene di interesse culturale nazionale perché – ha spiegato – le motivazioni sono assolutamente inaccettabili". L'esponente del Governo ha spiegato in un incontro a Povoletto (Udine) al quale hanno partecipato anche Paola Del Din Cargnelli, medaglia d'oro della Resistenza, e il vicepresidente della provincia di Udine, Fabio Marchetti, che nel decreto del ministero della Cultura si parla, tra l'altro, "di sentenza controversa" a proposito del processo di Lucca che condannò il partigiano 'Giacca', Mario Toffanin, comandante dei Gap filo-jugoslavi, per la strage di Malga Porzus, nel febbraio del 1945. Nell'occasione vennero uccisi oltre venti partigiani 'verdi' della divisione 'Osoppo', fra i quali anche il fratello del poeta Pier Paolo Pasolini (nome di battaglia 'Ermes').
Giovanardi ha detto che "quelle motivazioni che stravolgono la storia sono state 'recuperate' da alcuni funzionari del ministero in parte da Wikipedia. Per noi questo è inaccettabile perché la verità storica su quanto avvenuto a Malga Porzus – ha spiegato il sottosegretario – ormai è stata acclarata da diversi studiosi del Novecento. C'era un disegno comunista filo-jugoslavo – ha detto Giovanardi – che voleva asservire ampie zone del Friuli alla nascente nazione del maresciallo Tito. Gli osovani si opposero e per questo vennero assassinati". Giovanardi – secondo il quale "é sacrosanto che Malga Porzus venga riconosciuta bene di interesse culturale" – ha quindi chiesto al ministro della Cultura "di rivedere quelle motivazioni per essere coerente con la ricostruzione storica, ormai chiarita in tutti i suoi aspetti". Del Din ha protestato definendo "una porcheria" la ricostruzione dell'eccidio fatta nel decreto mentre Marchetti ha garantito l'impegno della provincia di Udine nella valorizzazione del sito storico.
(fonte Ansa)
