La Bancarella, il Salone del Libro dell’Adriatico Orientale, esporta il suo format a Roma, dopo tre edizioni a Trieste e la prima trasferta a Torino nel 2008. Le seconde “Pillole di bancarella”, dopo l’ottima accoglienza in Piemonte al Circolo dei lettori di Torino, sono anche un’occasione prestigiosa per rappresentare la Venezia Giulia, Trieste e l’Istria fuori dai propri confini, in una cornice prettamente culturale e ricca di partecipazione.
L’iniziativa,che si terrà dal 20 al 22 marzo nel complesso dei Dioscuri a Roma (nei pressi del Quirinale), è promossa dal Centro di documentazione multimediale della Cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata di Trieste, in collaborazione con l’Anvgd, Comitato provinciale di Roma, con il contributo del MIBAC, del Comune di Roma, delle Poste italiane e dell’Eraple (ente regionale Acli per i problemi dei lavoratori emigrati) e con la presenza di numerose associazioni giuliano-dalmate che hanno voluto portare un loro contributo.
Tra queste ricordiamo la Società di Studi fiumani, la Società dalmata di storia patria, il Centro di ricerche storiche di Rovigno, Coordinamento adriatico, la Mailing list Histria, l’Archivio di Stato di Trieste e tante altre ancora.
La manifestazione è stata presentata questa mattina con una conferenza stampa all’Hotel Duchi d’Aosta di Trieste dal presidente del Centro di documentazione multimediale, Renzo Codarin, dalla giornalista Rosanna Turcinovich Giuricin e dall’on. Renzo ‘de Vidovich, rappresentante dei Dalmati nel mondo. Presenti anche l’assessore alla Cultura del Comune di Trieste, Massimo Greco, il presidente dell’Istituto regionale della cultura istriana, Lucio Delcaro, la presidente del Centro Studi Biagio Marin, Edda Serra, e il presidente del Circolo Istria, Livio Dorigo.
Come è stato affermato nel corso della conferenza stampa, l’evento ha l’obiettivo di riproporre non tanto una memorialistica centrata sull’esodo o sulle fratture del Novecento, quanto invece di offrire una panoramica ampia su quanto prodotto dalla cultura giuliano-dalmata negli ultimi 60 anni. Come ha sottolineato Rosanna Turcinovich: “La Bancarella è un contenitore che si è organizzato praticamente da solo, in base alle esigenze dei partecipanti”. “Una delle poche occasioni dove uno spirito di unità anima quello che è un mondo apparentemente diviso” ha concluso il presidente dell’Irci, Lucio Delcaro,
Nel 2006, a due anni dalla Legge sul Giorno del Ricordo, il CDM decise di proporre al pubblico triestino una riflessione su questa cultura attraverso un viaggio nell’editoria. Tutto nasceva dall’aver portato a Trieste, nell’ambito dell’incontro denominato “Aperitivo con la Storia” storici ed intellettuali invitati a ragionare, in vario modo, sulle vicende del confine orientale. Visto il successo della manifestazione nacque l’idea di proporre un diverso approccio a queste tematiche, svincolato dal peso dei ricordi e delle nostalgie, di una storia fatta di pagine dolorose.
L’appuntamento, dopo l’inaugurazione alle ore 10 di sabato 20 marzo, si configura come un susseguirsi di incontri, dibattiti, presentazioni e mostre, con autori, editori e personalità del mondo politico e culturale che parteciperanno alle tavole rotonde ed agli incontri collaterali. Il format, un mix tra esposizione di libri vecchi e nuovi ed Agorà, ha fatto in modo di mettere in contatto autori ed editori, intellettuali del mondo dell’esodo con quelli della minoranza italiana e attraverso dibattiti, presentazioni, mostre, spettacoli e degustazioni si è riusciti a far partecipare la città – la Bancarella è stata visitata da quasi 15.000 persone in ogni edizione – ad un avvenimento che propone l’analisi di quanto gli autori hanno saputo produrre, nei vari campi dell’editoria, in tutti questi anni.
La manifestazione di Roma riprenderà alcuni momenti dell’ultima edizione triestina – per esempio la mostra dedicata all’Adriatico con le immagini messe a disposizione dall’editore Magnamare di Piero Magnabosco – ma portando un esempio nutrito della produzione romana affidata alle varie associazioni degli esuli e ad editori che si occupano di “questioni adriatiche”. Tante anche le novità editoriali di quest’ultimo anno. Tra queste, Edda Serra, alla conferenza stampa dell’evento, ha voluto anche annunciare la presentazione di un volume fresco di stampa, Dialogo al confine, il quale raccoglie buona parte del contrastato e acceso carteggio tra Gino Brazzoduro e Biagio Marin secondo la cura di Pericle Camuffo.
Non mancheranno presenze da altre regioni italiane in una difficile scelta che ha impegnato gli organizzatori per “aprire le porte” a chi intendeva partecipare. Tra i nuovi contributi alla manifestazione, ricordiamo che Poste italiane ha predisposto per l’occasione uno speciale annullo postale.
Emanuela Masseria su www.arcipelagoadriatico.it)
(da sinistra Renzo de'Vidovich, Renzo Codarin e Rosanna Turcinovich Giurin alla conferenza stampa di presentazione – foto CDM)