In occasione della visita di Stato del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, accompagnato dal Ministro degli Affari Esteri, Giulio Terzi di Sant’Agata, nella Repubblica di Slovenia dal 10 all’11 luglio prossimi su invito del Presidente Danilo Türk, il presidente Renzo Codarin e il vicepresidente Lucio Toth della Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani Fiumani e Dalmati, hanno inviato un indirizzo di saluto ai due massimi rappresentanti dei due Paesi. Questo il testo.
La visita a Lubiana del Presidente Giorgio Napolitano completa un ciclo virtuoso di riavvicinamento e di amicizia tra i popoli italiano e sloveno, che le vicende del passato avevano diviso, dai primi conflitti linguistici locali alla fine dell’Ottocento alla tragedia della II guerra mondiale, dell’invasione italiana della ex Iugoslavia, delle Foibe e dell’Esodo della popolazione autoctona italiana dall’Istria settentrionale, dal Goriziano e dal Carso Triestino allora appartenenti all’Italia e oggi alla Repubblica di Slovenia.
A questo percorso di riavvicinamento molto hanno concorso la conquista dell’indipendenza della Slovenia e i nuovi rapporti che italiani e sloveni hanno saputo realizzare nei territori mistilingui a cavallo del confine, superando barriere ideologiche e nazionaliste. L’osservanza degli accordi bilaterali e delle rispettive Costituzioni, nella tutela dei diritti civili e della storia delle minoranze, è il pegno concreto di questa amicizia, che va custodito ogni giorno, senza ripensamenti o infingimenti ipocriti, ma anche senza irrigidimenti provocatori che produrrebbero soltanto tensioni anacronistiche.
La convivenza tra i due popoli in quest’angolo d’Europa può essere di esempio per tutti i Paesi del continente, come ha riconosciuto anche il Consiglio d’Europa nelle sue risoluzioni del 4 luglio scorso.
Altrettanto valore storico assume il rispetto per la realtà dell’Esodo degli istriani, per effetto delle persecuzioni dell’ex regime iugoslavo, che il Presidente Danilo Türk ha voluto esprimere nella sua visita a Roma del 18 febbraio 2011 e nello storico incontro di Trieste del 13 luglio 2010 tra i tre Presidenti delle Repubbliche croata, italiana e slovena.
Senza il rispetto per i diritti e i sentimenti delle persone qualsiasi riconciliazione sarebbe soltanto un atto formale fra Stati, privo di sostanza e di significato concreti per l’avvenire dei popoli.
Auguriamo quindi ai due Presidenti e alle Nazioni che rappresentano che questo incontro del 10 luglio costituisca un ulteriore passo avanti nel riconoscimento di ragioni e diritti reciproci e la conferma di una cooperazione attiva per ridare vita all’ideale comune di un’Europa forte, unita e solidale.
Trieste, 9 luglio 2012
Il Presidente
Renzo Codarin
Il Vice Presidente
Lucio Toth