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10 feb – Alemanno: crollato il muro di omertà

"Fino a poco tempo fa il dramma delle foibe veniva ignorato nonostante facesse parte del lato piu' drammatico della nostra storia nazionale", e questo avveniva "perche' nella cultura dominante questa tragedia doveva essere esclusa". E' quanto ha dichiarato stamani il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, dopo aver deposto una corona d'alloro sull'altare della patria in occasione del Giorno del Ricordo, dedicato alle vittime delle foibe e agli esuli istriani. "Il negazionismo sulla shoah e' esistito ma apparteneva a cultura subalterne – ha sottolineato il sindaco – mentre nel caso delle foibe era invece parte della cultura dominante: non si poteva denunciare la violenza compiuta dai titini e da chi rappresentava il governo della ex Jugoslavia. Questo fatto, imposto da molte centrali culturali in Italia, e' durato per tantissimi anni ma poi alla fine e' crollato il muro e la verita' e' emersa". Molti i parenti delle vittime e gli esuli che hanno partecipato alla cerimonia di questa mattina, alla presenza anche del presidente del Consiglio comunale Marco Pomarici e del generale Domenico Rossi, comandante del Comando militare della capitale. "Attraverso il giorno del ricordo – ha aggiunto Alemanno – e l'opera degli esuli, cosi' come con i viaggi della memoria che stiamo facendo gia' dall'anno scorso con le scuole, vogliamo che ci sia consapevolezza di questo evento terribile e del dramma di tantissime popolazioni italiane che vivevano in Istria e Dalmazia".

 

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