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10 feb – Il Giorno del Ricordo al Campidoglio

Solenne e sentita in Campidoglio la cerimonia di commemorazione del Giorno del Ricordo, al quale il Sindaco e la Giunta hanno voluto, come lo scorso anno, dedicare un Consiglio straordinario alla presenza dei profughi giuliano-dalmati presenti nella Capitale e nel suo territorio.

La seduta si è aperta con l’esecuzione dell’Inno nazionale, cantato all’unisono dagli Esuli accorsi numerosissimi nella storica Sala Giulio Cesare. Il saluto della Municipalità è stato portato dal presidente del Consiglio Comunale, on. Marco Pomarici, che ha reso omaggio al sacrificio degli italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, misconosciuto per decenni dalla «realpolitik» nazionale ed internazionale cui si deve l’«assordante silenzio» che ha avvolto eventi ed individui. Delle testimonianze degli Esuli, ha detto tra l’altro Pomarici, si deve far tesoro, e le istituzioni devono realmente impegnarsi nella soluzione delle questioni ancora aperte.

È seguito l’intervento dell’assessore alle Politiche Educative Laura Marsilio, la quale ha voluto fare riferimento al progetto didattico rivolto alle scuole messo in atto anche quest’anno dal Comune capitolino, che prevede i viaggi «della memoria» sui luoghi-simbolo delle tragedie del Novecento, dalla Risiera di San Sabba alla Foibe di Basovizza. Un progetto che tuttavia, ha sottolineato, non perde di vista la necessità di ampliare l’orizzonte della conoscenza all’intera storia dei territori orientali, all’arte, alla cultura, al patrimonio di civiltà che hanno saputo esprimetre nel corso dei secoli. Importante – ha proseguito Laura Marsilio – coltivare la relazione e la collaborazione con le Comunità italiane oltreconfine: ed un significativo segnale di questa relazione viene dalla presenza, in questa occasione, di una rappresentanza di studenti del Liceo di Fiume, accompagnata dalla sua preside Ingrd Sever.

Sono quindi seguite le testimonianze degli esuli Aldo Grandi (Zara), Giovanna Martinuzzi (Albona), Rosanna Bertossa (Pola, Pisino), Elena Rossi (Ica, Fiume), Gianclaudio de Angelini (Rovigno).

Il presidente del Comitato ANVGD di Roma, Donatella Schürzel, si è soffermata sugli aspetti storici e morali della scelta dell’esodo, evidenti nelle testimonianze udite, ma ha richiamato la necessità di dare un futuro alla memoria, a partire proprio dai giovani e dunque dalle scuole, dall’insegnamento, dalla didattica e dai libri di testo.  Ha richiamato l’attenzione sulle questioni ancora aperte, dagli indennizzi per i beni abbandonati all’anagrafe, ed ha rimarcato l’impegno delle associazioni degli Esuli in questa direzione.

Di grande respiro l’intervento di saluto del presidente ANVGD Lucio Toth, che ha esordito ricordando come la sede del Campidoglio sia la patria degli Esuli, per quel nesso indissolubile che lega le regioni dell’Adriatico orientale a Roma, alla quale le genti giuliane devono storicamente quell’idea di universalità che ne ha contraddistinto nei secoli la capacità di convivere con le popolazioni vicine e diverse. La latinitas, ha detto Toth, come filo connettivo tra Roma e le genti giuliane e dalmate, alle quali Roma ha dato cittadinanza e leggi.

Il Ministro della Gioventù, on. Giorgia Meloni, ha stigmatizzato il comportamento di qualche istituto scolastico romano la cui dirigenza non ha voluto celebrare, come richiesto dagli studenti, il Giorno del Ricordo. Il Ministro Meloni ha dato ampio riconoscimento agli Esuli della straordinaria forza interiore con la quale hanno saputo e voluto custodire il ricordo che, ha più volte sottolineato, dev’essere fatto proprio dall’intera Nazione, dagli italiani tutti.

Importante l’intervento del sindaco Gianni Alemanno, che, dopo l’omaggio agli Esuli e alla loro storia,  ha ribadito l’impegno suo personale e della Municipalità ad istituire la «Casa del Ricordo», un’istituzione non soltanto museale ma nella quale le associazioni della Diaspora e i centri di ricerca degli Esuli elaborino la storia, si ricostruisca la memoria; perché, ha sottolineato con forza, la conoscenza e lo studio – così come i viaggi della memoria – devono servire a vincere il «negazionismo» della «cultura dominante».

Alla cerimonia erano presenti le più alte autorità militari e religiose, e – presenza quanto mai significativa – Rosina Stame, presidente dell’Associazione nazionale famiglie italiani martiri caduti per la libertà (ANFIM).

(seguono foto ANVGD)

 

 

 

 

 

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