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10 feb – La cerimonia alla Foiba di Basovizza

Nonostante il freddo, la neve e il vento che hanno colpito questa mattina la località di Basovizza, le celebrazioni indette dal Comune per il Giorno del ricordo hanno fatto regolarmente il loro corso.  Centinaia le persone radunatesi nel piazzale di fronte al Monumento nazionale alla foiba di Basovizza, rappresentate in gran numero dalle associazioni combattentistiche e dai loro labari disposti in perfetto ordine geometrico ai lati del piazzale antistante al monumento. Per l’occasione, il palco destinato ad ospitare le autorità è stato coperto da un provvidenziale telo di plastica. Nei dintorni del piazzale, sono invece stati posti numerosi altoparlanti per poter seguire la cerimonia. Questa si è aperta seguendo nei dettegli il cerimoniale già predisposto nei giorni scorsi dall’amministrazione comunale, che insieme a Provincia di Trieste e Comitato per i Martiri delle Foibe ha organizzato l’iniziativa. Dopo l’entrata dei gonfaloni, l’alzabandiera e la Santa Messa celebrata dal Vescovo di Trieste Crepaldi, è stata letta la “Preghiera degli infoibati” redatta molti anni orsono da Monsignor Antonio Santin. Quindi il discorso di Dipiazza: ''Oggi non e' una di quelle occasioni in cui si debbono dire cose nuove, oggi semplicemente e' il giorno nel quale si dice e si ricorda la verità”- ha esordito, ricordando  alle attuali e alle future generazioni che quanto accaduto “non dovrà avvenire mai più. Viva Trieste, Viva l’Italia”. Successivamente una delegazione si è recata a rendere omaggio alla Foiba di Monrupino. 

A margine della cerimonia di Basovizza, anche altre autorità politiche hanno espresso il loro pensiero rispetto al giorno del ricordo, istituito dalla legge nazionale del 2004. ''E' giusto che del dramma delle Foibe se ne parli nuovamente. Le vittime di ogni atrocita' non devono essere dimenticate'': ha dichiarato  Edouard Ballaman, presidente del Consiglio della Regione Friuli Venezia Giulia ''Le nuove generazioni devono conoscere quanto e' successo e devono anche saper guardare avanti per costruire un futuro migliore''. ''Sono dell'idea che il Giorno del Ricordo – ha concluso il presidente del Consiglio regionale – possa idealmente essere esteso a tutti coloro che per qualsiasi ragione hanno subito e subiscono ancora oggi gli orrori di una guerra, della violenza, della barbarie''. Alla cerimonia ha partecipato anche l'assessore Alessia Rosolen.

(em su www.arcipelagoadriatico.it, foto CDM)

 

 

 

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