L’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia si unisce al plauso del Presidente della FederEsuli Renzo Codarin per l’importante passo avanti di questi giorni nella realizzazione del Museo della Civiltà Istriana Fiumana e Dalmata di Trieste e ne ringrazia il Sindaco Roberto Dipiazza e l’Assessore Massimo Greco, che questo passo hanno voluto.
È giusto quanto afferma Greco che questo Museo non deve essere il «museo dell’Esodo», ma di tutta la ricca e splendida cultura delle nostre terre adriatiche con la loro arte, la loro letteratura, la loro musica, le tradizioni popolari: un mondo autoctono che deve essere conservato e tramandato ad ogni costo, a beneficio dell’intera cultura italiana, della città di Trieste, di tutta la Regione Friuli Venezia Giulia, ma anche dei vicini Stati di Slovenia e Croazia, che questa cultura dovrebbero sentirsi obbligati a salvaguardare, come parte della “loro” stessa storia.
Le associazioni degli Esuli faranno la loro parte, come già lo fanno con le iniziative che animano il nuovo museo, soprattutto perché sono essi i primi depositari di questa cultura e i più diretti interessati al suo avvenire, insieme agli italiani «rimasti».
Lucio Toth, Presidente nazionale ANVGD