"Il rischio è quello di trovarsi a fare i conti con tentativi revisionistici sulla verità storica che riguarda le foibe e gli eccidi compiuti da una certa ideologia". Prende posizione nuovamente il senatore Ferruccio Saro, dopo aver presentato ben due interrogazioni parlamentari sull'argomento, in relazione alla vexata quaestio dell'intitolazione a Udine della via ai Martiri delle Foibe.
"Continuo a leggere assurde dichiarazioni di chi invoca presunti convegni scientifici finalizzati a far luce sulla verità delle foibe, quando la verità è stata già scoperta e acclarata storicamente. Sono preoccupato da queste uscite di esponenti della maggioranza comunale che rischiano di ingenerare una sorta di strisciante revisionismo sulle foibe e i martiri. Attenzione, esistono anche i David Irving nostrani sulle foibe: dopo il revisionismo sui lager nazisti non si deve abbassare la guardia sui nuovi e vecchi Irving che tentano di fare le stesse operazioni sui fatti storici accaduti lungo il confine orientale".
Relativamente al compromesso scelto dalla Commissione toponomastica di circoscrivere a un luogo il ricordo, esattamente Basovizza, Saro esprime la sua perplessità: "Non capisco perché si debba ricorrere a perifrasi e metamessaggi quando basterebbero semplici ma esaustive parole per adempiere al dovere storico di commemorare i perseguitati e i martiri dei totalitarismi. E' limitante e limitativo identificare le stragi soltanto in maniera ristretta attorno ad una località (Basovizza, ndr); dimenticare le vittime di tutte le altre foibe significa far risprofondare nel silenzio i perseguitati ed assecondare così, oggi, l'opera dei carnefici di ieri".