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11 dic – Arrestato ex premier croato Sanader

di ANDREA MARSANICH su Il Piccolo dell'11 dicembre 2010

ZAGABRIA L’ ex premier croato Ivo Sanader, 57 anni, indagato in patria per associazione a delinquere, corruzione e abuso di potere, è stato arrestato ieri pomeriggio, poco prima delle 16, a Salisburgo, in Austria. La notizia è stata confermata dal ministero degli Interni croato, che giovedì aveva emesso un mandato di cattura internazionale nei riguardi di colui che viene ritenuto il capo della piovra della corruzione in Croazia. Il mandato era stato spiccato non appena il Parlamento croato, il Sabor, aveva deciso all’unanimità di revocare l’immunità al deputato indipendente dalmata, ex presidente della Comunità democratica croata (Hdz), chiamato in causa per una serie di scandali. Secondo voci ufficiose, l’arresto sarebbe avvenuto ai caselli autostradali in località Sankt Michael, nelle vicinanze di Salisburgo.

Sanader è stato quindi al Tribunale regionale di Salisburgo. L’estradizione dell’ ex primo ministro alla Croazia potrebbe però avere serie complicazioni nel caso in cui Sanader possedesse la cittadinanza austriaca.

Infatti la Costituzione non consente l’estradizione dei cittadini austriaci. Non stupisce dunque la scelta di Sanader, se effettivamente cittadino austriaco, di trovare rifugio nel Paese alpino. In caso contrario, Sanader dovrebbe venire estradato alla Croazia ma in tempi non brevi dato che Vienna ha la più lunga procedura d’ estradizione dei Paesi dell’ Europa comunitaria.

È stata una giornata molto concitata, quella di ieri in Croazia, con una ridda di voci sul luogo scelto da Sanader dopo aver lasciato il valico di confine croato – sloveno di Bregana. C’ era chi sosteneva fosse fuggito in aereo a Londra, altri sostenevano che fosse in Slovenia, probabilmente a Bled, e c’era anche chi propendeva per la soluzione austriaca, rivelatasi veritiera. Sia come sia, in Croazia lo attende il processo per i casi Fimimedia ed Azienda elettrica statale (Hep).

Quest’ultimo scandalo vede Sanader coinvolto nella vendita a basso costo di energia elettrica da parte dell’ Hep al Gruppo Dioki (produzione petrolchimica), di cui è proprietario Robert Jezic, titolare del quotidiano Novi List di Fiume ed ex presidente della società calcistica fiumana Rijeka. Jezic è stato arrestato giovedì sera e ieri sottoposto a lungo interrogatorio nella sede zagabrese dell’Uskok, l’Ufficio croato per la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata. Jezic ha respinto tutte le accuse, ma il giudice ha disposto nei suoi confronti la custodia cautelare di 30 giorni. Intanto ieri Wikileaks ha pubblicato quattro cablogrammi dell’ambasciata americana a Zagabria inviati al Dipartimento di Stato americano. Si è così venuto a sapere che già lo scorso gennaio il procuratore capo della Croazia, Mladen Bajic, informò l’ambasciata Usa che l’ex primo ministro era indagato per corruzione in seguito alla politica di lotta alla corruzione che la premier Jadranka Kosor aveva ingaggiato nei quartieri alti della politica croata. Nei documenti, l’ambasciatore James Foley parlava di indagini contro Sanader e alti esponenti governativi, definiti intoccabili dal diplomatico.

Secondo informatori dell’ambasciata, Sanader – subito dopo essersi dimesso da primo ministro nel luglio 2009 – avrebbe tentato di bloccare alcune inchieste contro politici e imprenditori. Un atteggiamento che avrebbe finito per far litigare Sanader e la sua ex fida alleata, Jadranka Kosor. La Kosor avrebbe chiesto appoggio politico e le dovute risorse alla procura, mentre Sanader avrebbe interpretato questa linea come una minaccia a se stesso e ai suoi alleati del partito al potere, l’Accadizeta.

L’epilogo è noto: tra i due ci fu rottura totale, con Sanader espulso dall’Hdz e quindi demonizzato non solo dalla stampa ma soprattutto dai suoi ex ministri.

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