Foibe ed esodo, una storia europea
Comunicato stampa
Nelle sue parole il Presidente Napolitano ha colto l’aspetto umano delle «profonde sofferenze» causate agli esuli e ai loro famigliari «dall’oblio e dalle forme di rimozione diplomatica che hanno pesato nel passato»; aspetto che le più recenti ricerche sociologiche di giovani studiosi hanno posto in evidenza nel vissuto personale e collettivo di tre generazioni coinvolte dall’esodo.
Ma il Capo dello Stato ha voluto anche ricordare l’«impegno di vicinanza anche per la soluzione dei problemi ancora aperti […] nel rapporto con le nuove istituzioni e autorità slovene e croate», riguardanti come noto i beni degli Esuli. La nota più significativa, tuttavia, è data dal messaggio inviato alla Slovenia ed alla Croazia, di riconoscere la vicenda degli italiani dell’Adriatico orientale come patrimonio comune ai tre popoli che hanno convissuto in quell’area d’Europa, sottolineando proprio l’europeità delle tematiche sollevate dalla memoria delle Foibe e dell’esodo.
Sulla stessa linea il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Letta, che ha collegato il dovere del ricordo a quello della verità: «Oggi più che mai abbiamo il dovere della verità di fronte a chi tenta ancora di negare o ridurre ciò che è accaduto».
È un richiamo a chi, persino nelle scuole e nelle Università, si rifiuta ancora di accettare una realtà documentata dalla migliore storiografia contemporanea.
Roma, 11 febbraio 2010
On. Lucio Toth, Presidente nazionale ANVGD