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11 feb – Missoni: a Zara no foibe ma 4.000 morti

"Io sono nato a Ragusa, l'odierna Dubrovnik e sono vissuto a Zara, dove non c'erano foibe, ma il mare, e dove le persecuzioni e i bombardamenti hanno provocato quattromila vittime": lo stilista Ottavio Missoni ha portato la sua testimonianza, dai microfoni di Radio Gioventù (la rubrica radiofonica del ministro Giorgia Meloni) nel Giorno del Ricordo, la celebrazione nazionale in memoria dei martiri delle foibe e degli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia.

"L'assenza delle foibe – ha detto Missoni – non ha reso la vita migliore a coloro che sono stati gettati nelle acque gelide con dei sassi al collo: morirono così circa mille persone. Ci definiscono profughi, esuli, ma a differenza degli emigranti che girano il mondo per poi tornare nella propria terra di origine,per ritrovare gli amici e i luoghi d'infanzia, noi non abbiamo un posto in cui tornare perché Zara per noi non esiste più,resta solo nei nostri ricordi".

"La dolorosa vicenda degli esuli, costretti a lasciare la loro terra pur di mantenere la propria nazionalità – ha detto il Ministro Meloni nel corso della trasmissione – è stata deliberatamente a lungo ignorata e ha avuto giustizia solo molti anni dopo, quando la consapevolezza di ciò che era accaduto è divenuta esigenza fondamentale di tutto il popolo italiano".

 

 

 

(lo stilista dalmato Ottavio Missoni)

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