È stato ufficializzato ieri il Comitato di esperti che si occuperà di organizzare, per il Comune di Trieste, le celebrazioni per il 150.o anniversario dell’Unità d’Italia. Presidente ne è il sindaco Dipiazza, coordinatore il presidente del Consiglio comunale Sergio Pacor, incaricato di individuare il gruppo di consulenti. «A Trieste è un avvenimento molto sentito – dice il sindaco -, non faremo ”parate” date anche le ristrettezze economiche, ma lavoreremo soprattutto per le scuole, l’intento è diffondere la cultura e la conoscenza».
Anche Pacor ha dato questa linea d’indirizzo: evitare ciò che crea conflitto, lasciare sullo sfondo le differenze partito-politiche, puntare sui «valori condivisibili sopra tutto». E così ha ottenuto l’assenso di tredici specialisti, a vario titolo e di diversa estrazione, che si riuniranno il 21 maggio per una prima riflessione comune.
Si tratta degli storici Roberto Spazzali, Raoul Pupo, Giorgio Negrelli, Fulvio Salimbeni, di Fabio Forti e Paolo Sardos Albertini, di Stelio Spadaro e Giuseppe Parlato, di Renzo Codarin (vicepresidente nazionale ANVGD, ndr) e Vittorio Lesti, di Claudia Svara e Chiara Motka, e del pittore Livio Rosignano come testimone.
(…) Pacor scriverà un documento di «linea» sulla quale il comitato verrà invitato a muoversi: «Lo spirito – dice – è sostanzialmente di far conoscere i connotati di quell’Italia del 1861». Dunque per adesso non vi è nessuna ipotesi in campo su quali iniziative verranno prese, Pacor (grande appassionato di storia) si augura «che tutto resti immune da polemiche e si riveli di buon senso e di alto livello».
(g.z. su Il Piccolo dell'11 maggio 2010)