La parola identità (italiana) è stata fin dall’inizio il pallino della Lega Nazionale. La cultura italiana veniva diffusa attraverso le scuole ai più diversi livelli, ma anche operando nel sociale, con l’organizzazione di feste e concerti, la creazione di ricreatori e di colonie estive. In quest’opera la Lega Nazionale non era sola ma aveva molti concorrenti. Ad esempio il Deutscher Schulverein, società scolastica tedesca, e la Cirillo e Metodio panslava, nei suoi due rami, sloveno e croato. Il termine per indicare questo genere di associazioni – Schutzverein, Unione di difesa – la dice lunga sulla funzione “bellica” attribuita alla cultura per il rafforzamento della identità nazionale. Dopo la disgregazione della Jugoslavia la Lega Nazionale ha ripreso la sua vocazione scolastica portando «l’italianità in terra d’Istria di Fiume e della Dalmazia».
Attraverso il Comitato martiri delle Foibe ha contribuito all’istituzione nel 2004 da parte del Parlamento del Giorno del Ricordo, su proposta di Roberto Menia, «un vero e proprio figlio della Lega». Per questo, dal 2007 su convenzione con il Comune di Trieste, ha assunto la gestione del Centro di Documentazione annesso al Monumento della Foiba di Basovizza. I visitatori sono ogni anno circa 100mila di cui circa il sessanta per cento sono studenti. Come ha recentemente ricordato il Presidente Napolitano in occasione del Giorno del Ricordo, è necessario «coltivare la memoria e ristabilire la verità storica».
(fonte “Il Piccolo” 15 aprile 2012)
Una cartolina pro Lega Nazionale del 1899, emessa in occasione della Festa svoltasi a Isola d’Istria