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11lug12 – Fasana pensa alla scuola elementare italiana

Fasana è tra le località istriane che maggiormente hanno corso il rischio di perdere la loro identità italiana. Dopo la seconda guerra mondiale, in pieno esodo, il regime di Tito fece sopprimere la scuola italiana e il Circolo italiano di cultura per cui fino al 1992 l’italiano o meglio la parlata istroveneta rimase relegata all’uso tra le mura domestiche o tra amici.

 

Intervenendo alla celebrazione per i 20 anni della ricostituzione della Comunità, il deputato italiano Furio Radin ha ringraziato i connazionali del posto «per aver continuato a parlare italiano in questa cittadina difficile,politicamente sempre sotto i riflettori delle Isole Brioni e del protocollo di stato jugoslavo». Un ventennio fa in seguito alle aperture democratiche alcuni connazionali del luogo hanno rifondata la Comunità che oggi conta oltre 600 iscritti. Nel 2.000 è stata inaugurata la bella sede comunitaria costruita con il contributo di Roma. La fiammella dell’italianità ha così ripreso vigore tanto che oggi il Comune di Fasana è ufficialmente bilingue e il sindaco Ada Damjanac è molto ben disposta verso gli italiani del luogo, al punto da appoggiare l’iniziativa per la riapertura della scuola italiana.

 

Al momento esiste una sezione d’asilo italiana con 25 bambini. Nella scuola elementare croata l’italiano si studia come lingua straniera. Esiste anche un gruppo di 15 alunni iscritti alla scuola italiana di Dignano che dista 5 km. Se ci fosse una scuola sul posto il numero sarebbe sicuramente maggiore. Alla festa per l’anniversario la presidente Claudia Valente Novak ha ringraziato i suoi predecessori Antonio Devescovi e Giancarlo Moscarda ricordando la realtà comunitaria: due balletti di bambini e ragazzi, la filodrammatica, i minicantanti, il gruppo artistico, i corsi di italiano e il coro misto che hanno dato vita a uno squisito spettacolo.

 

Alla celebrazione sono intervenuti il Console Generale d’Italia a Fiume Renato Cianfarani, il direttore amministrativo dell’Università popolare di Trieste Alessandro Rossit, il vice presidente dell’Assemblea Ui Paolo Demarin e Rosanna Bernè che per l’Ui cura il coordinamento con le Comunità degli italiani. Il Comune di Fasana era rappresentato dall’assessore alle Attività sociali Nataša Novak.

 

(fonte “Il Piccolo” 3 luglio 2012)

 

 

 

Uno scorcio della cittadina istriana (foto www.infofazana.hr)

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