Si rinnova ogni anno a Trieste l’omaggio a Nazario Sauro con una cerimonia che ne ricorda la figura di capodistriano italiano costretto dalla storia a scegliere tra l’essere fedele suddito austroungarico o passare alla patria Italia. Il suo forte sentimento d’appartenenza lo porterà al capestro quando fatto prigioniero col suo equipaggio verrà riconosciuto e condannato. A quasi un secolo da quegli avvenimenti il Comitato Onoranze a Nazario Sauro, continua a ricordarne il sacrificio ogni anno il 10 agosto seguendo un protocollo divenuto quasi un rito: la deposizione della corona presso il cippo a lui dedicato nel parco della Rimembranza sul colle di San Giusto, la Santa Messa che è stata celebrata da Don Giovanni Gasperutti nella Chiesa del Rosario di piazza Vecchia, il corteo in direzione del Piazzale Marinai d’Italia dove è posta la statua che ricorda l’”eroe” istriano.
Partecipano sempre i natanti del Circolo Marina mercantile “Nazario Sauro” e del Circolo Canottieri Saturnia che giungono al Bacino San Marco, recando la corona d’alloro che poi viene deposta ai piedi del monumento a Nazario Sauro. La loro presenza è un segno nei confronti di ciò che il canottaggio è stato per le città dell’Istria, Fiume e Dalmazia. I gesti di solidarietà nei confronti di Sauro, che fanno parte della leggenda che lo riguarda, vedono i canottieri protagonisti e partecipi in un gesto sportivo ma anche politico-nazionale che danno alla sua storia un senso epico. In mezzo al golfo di Trieste, nel punto in cui il Comandante Sauro poteva vederli dalla sua prigione, alzavano i remi in segno di solidarietà e condivisione. Lo racconta nel suo libro il giornalista Ranieri Ponis, come è stato ricordato nell’intervento di Renzo Codarin, Presidente del Comitato Onoranze a Nazario Sauro, che ne ha ripercorso il cammino attraverso l’educazione familiare e fino alla condanna finale.
A rendere omaggio a questa figura di istriano le autorità di Trieste con il Prefetto Balsamo, il consigliere regionale Rosolen, il consigliere comunale Grilli e tante autorità che hanno voluto presenziare all’evento. Presenti il Gonfalone della Provincia di Trieste e il Gonfalone del Comune di Trieste salutati dagli applausi del pubblico, ed ai quali sono stati resi gli onori militari, il Picchetto di marinai in armi ha reso inoltre gli onori ai Caduti prima dell’ammaina bandiera. La cerimonia, organizzata dall’A.N.V.G.D. – Comitato di Trieste in collaborazione con il Comune di Trieste, l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, il Circolo Canottieri Saturnia e il Circolo Marina Mercantile Nazario Sauro ha voluto anche quest’anno distinguersi per sobrietà ed eleganza.
Accompagnata dalla Banda dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia la cerimonia si è conclusa con un impegno del Comitato – così come evidenziato dal Presidente Codarin – di avviare iniziative anche editoriali nel 2011, nel 150.esimo dell’Unità d’Italia a “cui vogliamo partecipare – ha detto – dedicando una pagina importante al contributo dato al Risorgimento italiano dalle genti italiane Giuliane Istriane Fiumane e Dalmate”.
(testi e foto da www.arcipelagoadriatico.it)