12 giugno 1945, la Liberazione di Trieste e Gorizia, ma non dell’Istria

Le amministrazioni comunali di Trieste, Gorizia e Monfalcone (GO) hanno istituito il 12 giugno come ricorrenza cittadina in ricordo della data in cui nel 1945 entrò in vigore l’Accordo di Belgrado tra anglo-americani e jugoslavi che pose fine all’occupazione di parte della Venezia Giulia da parte delle forze “titine”, che per quaranta giorni imperversarono, deportarono, infoibarono ed eliminarono migliaia di oppositori (non necessariamente fascisti) al progetto espansionista jugoslavo. In attesa della conferenza di Pace, la Linea Morgan definì una Zona A sotto Amministrazione Militare anglo-americana (Trieste, Gorizia e Pola) ed una Zona B sotto Amministrazione Militare Jugoslava (Fiume e quasi tutta l’Istria) nella quale epurazioni, violenze e soprusi a carico della comunità italiana autoctona proseguirono.

Ne ha parlato Lorenzo Salimbeni (ricercatore dell’ANVGD e di Coordinamento Adriatico APS) in una videoconferenza organizzata dal Comitato provinciale di Milano dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.

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