Trieste, Sissa. Napolitano non ha nascosto che la partecipazione con i presidenti sloveno e croato, Danilo Turk e Ivo Josipovic, al concerto dell'Amicizia di questa sera non è stato semplice organizzarlo. "Oggi sono qui per un importante evento che avrà luogo stasera e che ci è costato parecchia fatica – ha detto il presidente -, abbiamo dovuto superare malintesi e preoccupazioni da entrambe le sponde ma credo che si sia trovato il giusto punto di equilibrio".
Ora, dunque, è il momento di "guardare avanti" senza che questo possa essere considerato disattenzione nei confronti delle vittime delle atrocità perpetrate per opposti nazionalismi da una parte e dall'altra. "Io stesso – ha ribadito Napolitano – ho voluto celebrare il giorno del ricordo in Quirinale rendendomi partecipe del dolore di chi ha visto le tragedie della scorsa guerra, di chi ne ha pagato le sofferenze, ho reso omaggio alle persone che rappresentavano storie di esilio e di foibe ma ho voluto sempre guardare avanti, perché è nostro dovere farlo". Oggi, ha concluso Napolitano, Slovenia e Croazia sono "paesi democratici", Italia e Slovenia "fanno parte dell'Europa e ci auguriamo che il terzo paese (la Croazia, ndr) possa entrarvi". Tutti e tre questi paesi dovranno attuare una "collaborazione operosa a cui un impulso verrà dato anche dall'evento di questa sera organizzato da un grande musicista italiano come il maestro Muti".
(fonte Apcom)