da La Voce del Popolo del 14 giugno 2010
FIUME – L’elezione diretta dei vertici dell’Unione Italiana è riuscita a calamitare l’attenzione e l’interesse degli elettori della comunità nazionale italiana. L’affluenza alle urne nelle 50 circoscrizioni, ovvero nelle Comunità degli Italiani, dove si sono svolte le operazioni di voto, è stata in genere elevata. Semmai è stata frenata dal gran caldo nelle ore centrali della giornata. Le previsioni della vigilia sono state rispettate. I vertici uscenti sono stati riconfermati. I candidati della lista “Orgoglio Italiano”, Furio Radin e Maurizio Tremul, si sono imposti sui “rivali” della lista “L’Unione per la Comunità”, Silvano Sau e Orietta Marot. Furio Radin, pertanto, continuerà a ricoprire la carica di presidente dell’Unione Italiana e Maurizio Tremul quella di presidente della Giunta esecutiva dell’UI. Di pari passo si sono svolte anche le elezioni per il rinnovo dell’Assemblea dell’Unione Italiana. In molte CI, in particolare quelle più piccole, le liste erano “blindate”, ovvero il numero dei candidati era uguale a quello dei posti a disposizione. Per i sodalizi maggiori, invece, si dovrà attendere la giornata odierna per conoscere i nomi degli eletti. Non va dimenticato, inoltre, che in molte CI si sono svolte anche le elezioni per il rinnovo delle Assemblee comunitarie. A Palazzo Modello, ovvero nella sede dell’UI a Fiume, è stato allestito un seggio particolare per gli elettori di Pinguente e Stridone, due località nelle quali non si è riusciti a organizzare le operazioni di voto.
Nel grosso delle località si sono imposti Radin e Tremul. Particolarmente netta la vittoria a Pola dove “Orgoglio Italiano” ha ottenuto 861 voti contro i 298 della lista rivale. “L’Unione per la Comunità” ha vinto di misura a Fiume con 593 suffragi contro i 446 di Radin e Tremul. Sau e Marot hanno vinto, tra l’altro, a Rovigno (552 contro 284), Verteneglio (160 contro 71), in Dalmazia, a Pirano (181 contro 119), a Pisino (103 contro 40), a Cherso (112 contro 27) e Abbazia (101 contro 62). “Orgoglio Italiano” si è imposto, tra l’altro, a Umago con 349 suffragi contro i 144 di “L’Unione per la Comunità”. Anche nelle altre località del Buiese in genere si sono imposti Radin e Tremul, in vantaggio pure ad Albona, Parenzo, in buona parte delle CI del Capodistriano e nelle località della cintura polese. Gli aventi diritto al voto sono stati circa 37mila. I votanti sicuramente sono oltre diecimila. A favore di Sau e Marot hanno votato oltre 4.400 elettori. Per Radin e Tremul oltre 6.000. In pratica i vertici uscenti si sono imposti con circa 1.600 voti in più.