Bussani

14ott/07.04 – I feed back del Triangolare: Cristiano Bussani

Ci sono momenti nella vita, che ti segnano e ti rimangono impressi sino alla fine. Il triangolare del Ricordo e il ritiro di Rocca Papa rappresentano uno di quei momenti e saranno sempre nel mio cuore e nella mia mente. Può sembrare una delle classiche frasi fatte, ma faccio fatica, a quasi un mese di distanza, a descrivere il vortice di emozioni che mi ha avvolto in quello splendido, ma troppo breve periodo.

Mi sono ripromesso di non scordare nessuno dei ragazzi che ha fatto parte del ritiro, indipendentemente dalla squadra di cui facesse parte; eravamo tutti insieme, tutti amici, con una cornice di organizzatori a cui non smetterò mai di dire grazie per avermi dato questa opportunità. Vorrei rivivere anche solo un giorno, una sola ora, un solo momento con tutti voi, con la mia famiglia, perche si, mi sentivo finalmente parte di una grande famiglia.

Il mio nonno e la mia nonna mi raccontavano sempre del popolo di cui facevano parte, delle terre che con grandissima tristezza, avevano dovuto lasciare; e io pur essendo un bimbo all’epoca, sentivo dentro me un piccolo sentimento di gelosia, per non aver mai avuto la fortuna di vivere e conoscere quella gente; chi l’avrebbe mai detto che a 24 anni, persone splendide come Fabio Rocchi, avrebbero realizzato questo mio grande desiderio. E poi l’opportunità di giocare in un campo come il Flaminio e di sentire, cantare, con qualche lacrima di emozione e commozione, l’inno di Italia, simbolo della Nostra italianità; vedere persone che sono venute sin da Trieste scendere in campo dicendoci “ci avete fatto emozionare”.

Sono orgoglioso di far parte di questo grande popolo e spero di rivedere almeno una volta ognuno di voi.
Permettetemi, per ultimo, di ringraziare i miei grandissimi compagni della Fiumana con cui ho avuto l’onore di giocare, e i 2 allenatori: Kregar con cui ho avuto un feeling splendido, e Vatta maestro di vita e di calcio; Forza Fiumana e ancora grazie a tutti.

Ho dedicato la vittoria, personalmente, a mio nonno, Pietro Bussani, che era stato convocato nella Fiumana come portiere, ma aveva dovuto rinunciare a causa dello scoppio della guerra, alla mia nonna e alla mia famiglia, soprattutto al mio papà, che teneva in modo incredibile al fatto che indossassi questa meravigliosa maglia.

Cristiano Bussani, 24 anni, da La Spezia, originario di Lussino, U.S. Fiumana, difensore 

 

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