Non segna il passo, il confronto tra le associazioni degli Esuli e il Ministero della Pubblica Istruzione, che dal recente incontro dell’8 ottobre ha tratto alcune concrete e importanti linee operative. Ne abbiamo già citate tre nella nota emessa al termine della riunione ma vanno evidenziate le altre tre elaborate dal gruppo di lavoro che nel frattempo si è cementato intorno ad una condivisa assunzione di responsabilità.
Oltre ai primi progetti menzionati – seminari regionali e itineranti, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio che già segue con attenzione i lavori del «Tavolo di coordinamento» MIUR-AssoEsuli, presentazione in sedi prestigiose degli Atti del Seminario del 23 febbraio scorso, indizione di un concorso sul confine orientale rivolto a tutte le scuole – dalla riunione nella sede del Dicastero sono emerse tre deliberazioni altrettanto rilevanti.
La prima riguarda il coinvolgimento, peraltro già avviato con buone prospettive, dei curatori dell’innovativo progetto «Book in progress», che prevede la produzione di testi scolastici integrativi, affidabili sotto l’aspetto della didattica e del rigore scientifico, e scaricabili dall’omonimo sito Internet: il che consente di fornire agli studenti nuovi argomenti e nuovi supporti sui quali formare la conoscenza, con un risparmio economico importante determinato dalla gratuità. La prossima riunione del Gruppo di lavoro sul confine orientale, che avrà luogo entro il prossimo dicembre, prevede dunque nuovamente la presenza dei curatori del progetto «Book in progress» per definire un piano di lavoro comune con le associazioni degli Esuli. La Rete potrà pertanto costituire un nuovo veicolo di divulgazione presso le giovani generazioni delle vicende della Venezia Giulia e della Dalmazia non circoscritte al solo Novecento.
Da tutti i delegati delle associazioni è stata quindi ribadita in quella sede l’esigenza prioritaria di vedere formalmente riconosciuti dal Ministero della Pubblica Istruzione gli enti associativi e culturali dell’esodo – quelli presenti al «Tavolo di coordinamento» – quali enti accreditati nel settore della formazione. Un’esigenza che scaturisce dalla necessità di porsi e di proporsi in maniera corretta nei riguardi degli istituti, dei docenti e dei dirigenti scolastici, tanto più che – come è noto e come è stato molte volte rimarcato – gli argomenti proposti incontrano ancora in molti ambienti diffidenza e insensibilità. Le modalità di accreditamento presso il Dicastero sono state illustrate dai dirigenti ministeriali presenti e vi verrà dato corso in tempi rapidi.
L’ultima deliberazione riguarda infine il coinvolgimento dell’Ufficio Regionale di Trieste del Ministero nella predisposizione di un primo seminario di formazione dedicato ai docenti e agli studenti, che dovrebbe dare l’avvio ad altri corsi nelle diverse regioni italiane. Sei punti in tutto, dunque, che riempiono l’agenda dei lavori. Ulteriore appuntamento entro il prossimo novembre.
La Redazione del sito