News_Bora_1

15mag12 – Raduno di Pola, premiate per ”Bora” Anna Maria Mori e Nelida Milani

La Giornata emotivamente più intensa del 56.esimo Raduno nazionale degli esuli da Pola in Istria è stata sicuramente quella di sabato. Iniziata con la visita al monumento alle vittime della guerra e del dopoguerra nel cimitero di Capodistria, prima tappa di un lungo percorso in omaggio alle vittime degli opposti totalitarismi del Novecento, la giornata di sabato, caratterizzata anche dalle visite al monumento di Strugnano, alla foiba di Terli e al monumento alle vittime del terrore fascista di Montegrande, è terminata alla Comunità degli Italiani di Pola con il conferimento della benemerenza “Istria, terra amata” alle scrittrici Nelida Milani Kruljac e Anna Maria Mori, coautrici di Bora, romanzo autobiografico sulle tormentate vicende della terra istriana viste attraverso gli occhi di un’esule (Anna Maria Mori) e di una rimasta (Nelida Milani Kruljac).

 

La premiazione è stata preceduta dalla lettura di alcuni dei passi più incisivi tratti dal romanzo omonimo, a cura di Laura Marchig e Leonora Surian, del Dramma Italiano, grazie alle quali “Bora” è diventato uno spettacolo di prosa che, come il libro, racconta le storie di due donne che, superata un’iniziale fase di diffidenza, trovano un punto d’incontro instaurando un dialogo aperto e conciliante. Un dialogo iniziato al telefono e proseguito nelle pagine del libro “Bora”, nel quale entrambe le autrici (figlie di un esodo che, poiché bambine, la Milani non ha potuto scegliere e la Mori non ha potuto rifiutare) rievocano e descrivono i turbamenti e la perdita d’identità subita di qua e di là dal confine.

 

Lo spettacolo offerto al numeroso pubblico radunatosi al sodalizio polese ha suscitato grandi emozioni e rievocato i ricordi degli esuli e dei rimasti, che hanno tributato a Laura Marchig e Leonora Suriana, accompagnate al pianoforte da Nina Sinčić, un lungo e caloroso applauso. Sentito apprezzamento di pubblico, qualche minuto più tardi, anche per Nelida Milani Kruljac e Anna Maria Mori, che invitate sul palco dal sindaco del Libero Comune di Pola in Esilio, Argeo Benco, hanno ritirato la benemerenza “Istria, terra amata”, un riconoscimento che l’associazione degli esuli da Pola ha deciso di assegnare alle due scrittrici, considerate le antesignane di quel dialogo esuli-rimasti a cui tutti vorrebbero dare sempre maggior vigore.

 

“Sono commossa per aver ricevuto questo riconoscimento dal ‘Libero Comune di Pola in Esilio’ – ha commentato, commossa, Nelida Milani Kruljac -. La scrittura portata nell’oralità da Laura Marchig e Leonora Surian ha avuto il potere, non solo su di me, ma su tutto il vasto pubblico presente, di suscitare emozioni smorzatesi nel tempo e addirittura rimosse”, ha proseguito l’autrice, aggiungendo che la storia, più che dell’esodo, ormai, dell’esilio, commuove sempre.

 

“È stata una serata molto, molto emozionante – ha dichiarato, invece, Anna Maria Mori, al termine dello spettacolo -. Scrivere è un lavoro solitario, e chi lo fa pensa di sussurrare delle parole in silenzio; sentirle pronunciate ad alta voce è quasi un colpo al cuore”, ha aggiunto la coautrice di Bora, che ha voluto ringraziare le due attrici e il Dramma Italiano per questa iniziativa. Per quanto riguarda il premio conferitole, la Mori si è detta commossa poiché la benemerenza le è stata consegnata in segno di riconoscimento della volontà che l’autrice ha perseguito e continua a perseguire da sempre, di “patire insieme agli altri”, di non crearsi nemici e di “vedere” la sofferenza altrui.

 

Marko Mrđenović

“La Voce del Popolo” 14 maggio 2012

 

 

 

 

News_Bora_2

Un momento del recital tratto da Bora (foto primorske.si)

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.