dalessandro

15ott/10.01 – Emanuela D’Alessandro nuovo ambasciatore a Zagabria

Emanuela D’Alessandro e’ il nuovo ambasciatore italiano a Zagabria. Lo rende noto la Farnesina.

Romana, laurea alla Luiss, entra in carriera diplomatica nel 1987 e – dopo una prima esperienza professionale alla Direzione Generale del Personale – presta servizio prima a Budapest, presso l’Ambasciata d’Italia, e successivamente a Vienna. Nella capitale austriaca, lavora sia presso l’OSCE che presso la nostra Rappresentanza all’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa).

Nel 2001, durante la Presidenza italiana del G8, assume un importante incarico presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e – dopo un periodo alla Direzione Generale del Personale – viene nominata Direttore dell’Istituto Diplomatico, incarico che ricopre dal 2008.

(fonte ASCA)

 

“Mi aspetta un lavoro entusiasmante. La Croazia e’ un paese che amo moltissimo, che si trova in un’area molto importante e con cui l’Italia ha ottimi rapporti”. Cosi’ Emanuela D’Alessandro, neo ambasciatore italiano a Zagabria, commenta la sua nomina, che avviene in un momento di “massimo interesse”. La Croazia, infatti, dal primo luglio 2013 dovrebbe entrare a far parte dell’Unione europea.

L’Italia e’ stata uno dei principali sponsor dell’ingresso nell’Ue del paese dell’ex Jugoslavia, con cui ha fortissimi legami. “Siamo il loro primo partner commerciale – ricorda l’ambasciatore D’Alessandro -. La mia priorita’ sara’ quella di rafforzare ancora di piu’ i rapporti commerciali, la presenza delle nostre aziende e intensificare i rapporti culturali e le relazioni bilaterali, in vista anche della formazione della macro regione adriatico ionica”. Il neo ambasciatore ha poi ricordato l’incontro a Pola, a settembre, tra il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il suo omologo, Ivo Josipovic. Evento preceduto nel luglio del 2010 dal “Concerto dell’amicizia” a Trieste, in occasione del quale Napolitano incontro’ Josipovic e il presidente sloveno Danilo Turk. “Pola ha rappresentato un ulteriore tassello della collaborazione fra i due paesi, un momento di svolta. Anche i problemi seri esistenti sono destinati a essere risolti perche’ esiste una comunanza di vedute e di intese, all’insegna dello spirito di Trieste e di Pola”.

(fonte Il Velino)

 

 

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