Dal sito del Ministero degli Esteri riportiamo la traduzione di una parte dell'intervista rilasciata dal Ministro Frattini il 14 settembre al quotidiano croato "Vjesnik".
estratto
Possiamo dire che Italia e Croazia hanno risolto con successo la questione dei beni degli esuli?
La questione degli esuli e’ complessa, per molti versi dolorosa, perche’ ci riporta indietro agli orrori della seconda guerra mondiale. Noi ci siamo impegnati a guardare al futuro, all’Europa. Ma allo stesso tempo non dobbiamo tralasciare la storia degli esuli, dei tragici fatti che hanno segnato tante persone e tante famiglie, anche per essere certi che questi non si ripetano. E’ giusto quindi coltivare la loro memoria. Finora questo processo e’ rimasto per lo piu’separato, la memoria degli esuli da un lato, la vostra memoria dall’altro. Ma e’ possibile un punto di incontro, soprattutto quando si tratta di ricordare e dare pari dignita’ al dolore di tutti quelli che sono stati vittime di quegli avvenimenti. L’incontro dei tre Presidenti di Italia, Croazia e Slovenia a Trieste in occasione del concerto dell’Amicizia diretto dal Maestro Muti a Trieste lo scorso 13 luglio dimostra che questo incontro e’ possibile, “nel doveroso ricordo delle tragedie del passato e nel comune impegno a costruire insieme un futuro di libera e feconda cooperazione tra i nostri Paesi e i nostri popoli nell’Europa unita”, come detto nella solenne Dichiarazione approvata. Io credo che quell’incontro ci debba guidare nell’affrontare e portare a soluzione le questioni ancora aperte.
Sui beni degli esuli, voglio sottolineare che l’Italia ha seguito nei confronti della Croazia alcune chiare linee direttrici. In primo luogo, la questione non e’ stata posta come precondizione per l’ingresso in Europa. In secondo luogo, rispetto dei Trattati internazionali sottoscritti. In terzo luogo, parita’ di trattamento tra cittadini croati e stranieri, e quindi italiani, per i casi non ricompresi nei Trattati.
La recente sentenza della Corte Suprema croata, riconoscendo questa parita’ di trattamento, costituisce un passo importante, anche se certamente limitato a categorie ben definite. In tale contesto, la sentenza, ora, deve trovare applicazione anche nei confronti di tutti gli italiani che hanno a suo tempo presentato domanda. Un riesame delle loro domande, dunque, alla luce del nuovo principio. Io ritengo che vi siano oggi tutte le condizioni per portare a soluzione il problema. Con il collega Jandrokovic conto di poter definire un comune percorso a questo fine.