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16gen11 – Desenzano s.G.: la mostra ”Il confine più lungo”

L’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “L. Bazoli – M. Polo” di Desenzano del Garda dal 13 al 31 gennaio 2012 ospita la mostra fotografica Il confine più lungo. Affermazione e crisi dell’italianità adriatica.

 

In occasione dell’allestimento della mostra, l’Istituto Bazoli-Polo organizzerà, nella giornata del 13 gennaio, due momenti di studio ed approfondimento. Il prof. Fabio Todero, ricercatore dell’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione del Friuli Venezia Giulia e redattore della rivista “Qualestoria”, terrà, nella mattinata, una lezione su La storia del confine orientale per gli studenti delle classi quinte dell’Istituto; nel pomeriggio, alle 15.00, presenterà la mostra al pubblico. L’esposizione è stata realizzata dal Comune di Rimini in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Trieste, l’Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione del Friuli Venezia Giulia e l’Associazione delle Comunità istriane.

 

Il progetto si è avvalso della direzione scientifica del prof. Raoul Pupo, autorevolissimo studioso che da molti anni si occupa, in stretta collaborazione con storici sloveni e croati, del confine orientale, della vicenda delle foibe e dell’esodo degli Italiani giuliano-dalmati. Presentata, per la prima volta in occasione della Giornata del Ricordo 2011 e inserita in un ampio progetto dedicato alla storia del confine orientale italiano, la mostra è attualmente conservata presso l’Istituto Parri di Bologna. Il titolo ricorda la fascia territoriale che dalle Alpi Giulie scende lungo la costa dalmata fino alle Bocche di Cattaro, l’area in cui è avvenuto il processo di formazione della italianità e dello jugoslavismo, competitivi e conflittuali tra loro fino alla seconda metà del secolo scorso. Questo processo e i suoi tragici esiti (la repressione fascista, la deportazione nazista, gli infoibamenti e l’esodo) sono il tema della mostra che si propone di fornire informazioni storiche rigorose, ma allo stesso tempo di facile lettura, attraverso documenti d’archivio e immagini.

 

La mostra resterà aperta nelle giornate di sabato 14 e 21 gennaio (dalle 14.30 alle 18) e domenica 15 (dalle 9.30 alle 12). Inoltre saranno possibili visite in orario scolastico, contattando la prof.ssa Maria Angela Rabbi, referente del progetto d’Istituto (Tel. 030/9141668 – 9142440) . 

 

(fonte www.giornaledelgarda.info 16 gennaio 2012) 

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