Si è aperta a Spinea (Venezia) la V edizione della Mostra dei Presepi che raccoglie più di 140 opere provenienti da numerose località del Veneto, ma anche dal Trentino Alto Adige, dalla Lombardia e dalle Marche.
Un presepio in particolare attrae l’attenzione ed è quello di Giancarlo Stival (che fa parte del direttivo ANVGD di Venezia), ambientato a Pola e realizzato in collaborazione con Delia Strano e Alessandro Cuk, presidente dell’Associazione Amici dei Presepi Spinea e dell'ANVGD di Venezia.
Nell’opera è rappresentata la fuga in Egitto della Sacra Famiglia per sfuggire alle persecuzioni, che vuole essere una metafora dell’esodo giuliano-dalmata del secolo scorso dalle terre Istriane e dalla Dalmazia.
Stival ha infatti è rappresentato la città di Pola con i suoi due monumenti più significativi: l’Arena e l’Arco dei Sergi, con la popolazione costretta dai titini ad abbandonare la città per sempre, portando con sé poche cose. Sullo sfondo i rustici istriani che lo stesso Stival costruisce con grande perizia e con i quali organizza anche delle mostre.
Le due situazioni lontane nel tempo e nella storia parlano all’unisono delle sofferenze e dei disagi di un forzato trasferimento da una terra amata ad un’altra ignota, di una partenza frettolosa, di anime spezzate dal dolore e dalla paura, di un nuovo cammino da percorrere per raggiungere nuovi lidi dove dimorare.